1. Cuckold 4


    Data: 29/11/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... Possibile che non ti smuovi neanche per una fellazione degna della regina dell’ingoio?”
    
    “Non ti amo, non mi emozioni; complimenti per la tecnica e per l’abilità; sembri una macchina da sesso e forse quello sei, una macchina per masturbare, succhiare, copulare; ma fare l’amore è un’altra cosa; io so usare il sesso solo per comunicare, per dare e ricevere piacere, emozioni, sensazioni; tu eserciti la tua bravura ma io non sento passione o sentimento nella tua tecnica e non riesco a sentirti persona viva; sei una bambola da sesso e non mi interessi.”
    
    Esasperata, gli montò addosso, si portò la mazza alla vagina e si penetrò; memore forse di quanto le aveva detto il giorno prima per la fellazione, faceva scivolare la mazza lentamente, mettendo in azione i muscoli interni; a mano a mano che i centimetri di carne penetravano, si accorgeva di godere sempre più intensamente; il primo orgasmo le esplose che solo una metà dell’asta era in vagina; lui continuava a restare impalato, imperterrito.
    
    L’unica sensibilità era quella dell’asta che vibrava continuamente, segno che era sollecitata dal piacere e che lui partecipava alla copula assai più di quanto dimostrasse, a parole e a gesti; quando il glande urtò la cervice dell’utero, ebbe un sobbalzo; poi si mosse in modo che la mazza scivolasse avanti e indietro e colpisse ripetutamente la testa dell’utero; un nuovo orgasmo, stavolta uterino, la colpì a tradimento mentre si sforzava di leggere sul viso di lui i sintomi di un ...
    ... orgasmo che tardava.
    
    Una mano di lui scivolò verso la vulva e catturò il clitoride tra due dita; sollecitando opportunamente, le scatenò un terzo orgasmo, stavolta clitorideo, che fece sbarellare la donna; incapace di contenersi, urlò il suo piacere sublime, mentre si alzava e si abbassava con ferocia, impalandosi senza controllo; quasi terrorizzata dalla freddezza della reazione di lui, gli urlò più volte cattiverie e improperi accusandolo di impotenza e di omosessualità.
    
    “La chiami libertà, questa, di offendere solo perché ho una visione diversa dalla tua del sesso e dell’accoppiamento? Ti credi Dio perché tu vuoi una cosa e gli altri ti devono obbedienza? Non ti accorgi che sbagli tutto? Hai messo tu i paletti, da lunedì a venerdì compagni di vita paritari e disponibili; il week end tutto tuo, a modo tuo; hai chiesto che il pomeriggio fosse per la coppia di fatto; adesso già calpesti quello che tu stessa hai proposto; smettiamo subito o arriviamo ai ferri corti?”
    
    “Hai ancora ragione; ancora mi devo scusare; e questo mi rende ancora più feroce contro di te; hai una mazza meravigliosa; sei stato capace di abbrutirla fino a renderla peggiore di un dildo di gomma sul quale mi affanno a cercare orgasmi che non avrei pensato; volevo far eiaculare te e mi trovo a godere come una ragazzina; non riesci proprio ad arrenderti ai miei capricci? Perché non mi lasci, un volta tanto, fare come piace a me?”
    
    “Perché sei orba e non vedi quante volte mi piego a te senza ribattere; tu ...
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