Cuckold 4
Data: 29/11/2019,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
Dora lo schiacciò sul lenzuolo, gli sfilò insieme pantalone e boxer; lui si tolse la maglietta e restò nudo; lei si chinò sul ventre ed assaporò con la punta della lingua il glande che già cominciava ad inumidirsi di precum; giocò intorno alla cappella, strinse le labbra a cuoricino e spinse l’asta in bocca, quasi facendola forzare come una vagina stretta; Ottavio sentì fremere tutte le terminazioni nervose del sesso mentre penetrava nel cavo orale, guidato dalla lingua contro il palato.
La ragazza era senz’altro un’abile fellatrice e lui si gustava libidinosamente le sensazioni che la copula di lei, fino in fondo alla gola, procurava al sesso teso come corda di violino; sentì le manine delicate che masturbavano sapientemente la parte dell’asta che era costretta a lasciare fuori della bocca e andò letteralmente in estasi per l’azione contemporanea della bocca che succhiava e leccava, e della mano che masturbava; frenò più volte l’orgasmo con uno sforzo di volontà.
Dora si rese conto che rischiava di portarlo all’orgasmo rapido; non voleva che tutto si risolvesse, col rischio di dovere sperare che potesse riproporsi per un secondo assalto; frenò la copula in gola e si limitò a tenere dolcemente in bocca la cappella e teneramente in mano l’asta dura e gonfia da scoppiare; ruotò sul corpo di lui, a sessantanove, e lo invitò a titillare senza provocare orgasmi, per il gusto reciproco di ‘sentirsi’.
Per un tempo che non avrebbero saputo quantificare, si alternarono a ...
... leccare, succhiare e mordere il sesso altrui; Ottavio spaziava largamente tra monte di venere ed osso sacro, stimolando vulva ed ano, leccando tutto a larghe spatolate; quando fu il suo momento, lei manipolò con sapienza l’asta con la mano e, con le labbra, la cappella che sollecitava in ogni modo; una sola volta provò a stimolare l’ano di lui con la lingua e con un dito; di fronte ad un rigetto, abbandonò l’idea di quella stimolazione.
Mentre si rilassavano dopo la lunga sessione, lei gli chiese espressamente di penetrarla; lui le suggerì di farlo da amazzone, di penetrarsi lentamente e di attivare i muscoli interni per succhiare nell’utero la cappella; in questo modo, sarebbe stata lei a possederlo, si sarebbe gustato ogni momento della penetrazione e avrebbe goduto a suo piacimento; gli montò addosso, accostò la punta alla vagina e cominciò la lenta penetrazione.
A mano a mano che ciascuno degli oltre venti centimetri dell’asta le penetrava nel corpo, stringeva il canale coi muscoli interni e sentiva l’asta che la violava, mentre umori d’orgasmo si scatenavano e bagnavano il sesso e il letto; un orgasmo vaginale la colse appena la punta sfiorò la cervice; cominciò a spingere e a muovere il sesso contro l’utero e sentì un altro orgasmo, di natura diversa, montarle in conseguenza; accompagnò l’esplosione con la masturbazione che la portò al terzo orgasmo in rapida successione; crollò esausta.
“Non preoccuparti; è quella che i francesi chiamano la petit mort, l’orgasmo ...