Storia di un cuckold (racconto)
Data: 29/11/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69
... era scopato tutte le colleghe dell’ufficio e adesso anche lei voleva la sua parte. Aveva sentito dire che a letto era un Dio e voleva verificare di persona.
Il problema, al solito, era come coinvolgerlo. L’occasione capitò durante una cena tra noi tre organizzata da Ursula per parlare di un progetto cui lavoravano entrambi.
Ursula si mise in tiro e riscosse subito un grande successo. Kevin non riusciva a smettere di guardare le generose porzioni di corpo che lei metteva in mostra con classe e impudicizia.
Dopo cena, mentre Ursula rimetteva in ordine in cucina, chiacchierando con lui feci cadere il discorso su mia moglie.
«È bella ma soprattutto molto intelligente» commentò, tenendosi sul vago. «È la vera mente creativa dell’ufficio.»
«Questo è niente» buttai lì, calando l’asso. «Dovrebbe vederla in lingerie.»
«L’ho vista in foto, in costume» rispose, per nulla imbarazzato e con una luce concupiscente nello sguardo. «Ma immagino non sia la stessa cosa.»
Chiamai Ursula e le dissi che il suo collega aveva voglia di vederla in lingerie.
«Voi siete matti» rise lei, prima di sparire nella zona notte.
Io e Kevin continuammo a bere l’amaro senza più parlare, poi Ursula tornò lasciandolo a bocca aperta. In guêpière nera, perizoma rosso, auto reggenti e sandali tacco 12 era semplicemente abbagliante.
«Va bene così?» esordì, mettendosi in posa in mezzo al salotto.
Misi su un po’ di musica che avevo scelto per l’occasione e lo invitai a ballare con ...
... lei.
Cominciarono un lento sensualissimo, bacino contro bacino, con Kevin che faticava visibilmente a tenere le mani lontane dal culo sodo di mia moglie.
Quando la musica finì Ursula si girò a guardarmi.
«Lo devo baciare?» mi chiese.
Le feci cenno di sì con la testa e lei gli infilò la lingua in bocca.
Fu un bacio lungo, erotico e dolce. Quando si staccarono, di malavoglia, Kevin mi fissò.
«È sua se vuole» lo incitai. Non se lo fece ripetere due volte. Vedevo il pacco gonfio da scoppiare.
Cominciarono a divorarsi le bocche a vicenda, le lingue intrecciate, finché lei si inginocchiò di fronte a lui e tirò fuori un cazzo di buone dimensioni. Si avventò sull’asta come un animale da preda. Kevin cominciò a gemere e ad ansimare. La bocca di mia moglie era un’idrovora, anche se io non l’avevo mai provata con quell’intensità.
Cominciò così la monta sul nostro letto matrimoniale, dapprima a pecora, con colpi violenti che le fecero ballare le tette come durante una corsa, poi in tante altre posizioni. Per la prima volta Ursula non volle usare il preservativo.
«Dioooo siiiiiiiii» gridò, eccitata come l’avevo vista di rado, dandomi la prova di un coinvolgimento molto più profondo del solito. «Era una vita che volevo questo cazzo!»
Come ormai era mia abitudine, chiesi a Kevin il permesso di potermi masturbare, ma lui me lo negò.
«Per ora guarda e basta» disse tra un colpo e l’altro, con durezza. «Impara come si fa godere una femmina.»
«Vuoi far soffrire il ...