Miguel, un nuovo amico 1•
Data: 27/11/2019,
Categorie:
Etero
Autore: ElisaAle, Fonte: Annunci69
... che davano sul cortile e salii.
Mi accolse Miguel, una camicia bianca, un pantaloncino al ginocchio blu e delle scarpe da barca blu e bianche;
Ci salutammo con dei baci sulla guancia e mi fece accomodare.
Il salone abbastanza spazioso si apriva con una vetrata su un terrazzo molto curato che dava sull’infinito del mare proprio li di fronte, a pochi metri. Qualche pianta esotica molto ben curata, un divanetto in legno con le sedute color corda ed un tavolino anch’esso in teak , finemente apparecchiato per 2; tutto era stupendo e luce della sera ne dava un contorno incantevole completato da una soffice musica lounge.
Miguel mi chiese se volessi cominciare con del vino bianco o preferissi qualcosa di più forte visto il nostro precedente aperitivo. Cominciammo con un buon vino alla temperatura perfetta spiluccando dei piccoli aperitivi che aveva preparato.
La cena passò meravigliosamente, la paella che aveva preparato era buonissima; come già si era dimostrato era un ottimo interlocutore, ed il tempo passò velocemente. Ormai buio il terrazzino era illuminato da una luce calda, sopra di noi le stelle e poco più in la il nero profondo del mare rotto solo da qualche fievole luce delle barche in rada. Mentre lui preparava i caffè mi alzai per andare ad ammirare il mare; ne sono sempre stata affascinata, il senso di pace e tranquillità di quella distesa è sempre coinvolgente.
Ad un tratto da dietro sentii la mano di Miguel carezzarmi dolcemente un fianco:“il tuo ...
... caffè”; rimasi immobile, il cuore cominciò a battermi violento nel petto,ero emozionata; “ti vanno due passi giù in spiaggia?” mi chiese con voce bassa.
Bevemmo i nostri caffè e scendemmo le scale fino in cortile dove una porticina di legno accedeva alla spiaggia; mi tolsi le scarpe, le presi in mano e cominciammo a passeggiare. La tensione era alta, lo si notava anche se continuavamo a chiacchierare; ad un certo punto gli chiesi se avesse mai fatto il bagno di notte e lui mi propose di farlo. Esitai qualche istante ma poi accettai; appoggiai le scarpe sotto uno degli ombrelloni di paglia e dandogli la schiena mi sfilai il vestito e nuda corsi subito in acqua; anche lui dopo essersi tolto tutto si tuffò.
L’acqua era calda e l’oscurità era rotta dalla luna ormai alta in cielo; la sensazione era bellissima; rimanemmo ad una certa distanza per qualche minuto come a proteggere la privacy altrui finche lui non mi si avvicinò e mi sussurrò “sei veramente bellissima”; io gli sorrisi e immergendomi mi allontanai.
“Ed ora come facciamo? Non abbiamo asciugamani” gli chiesi.
Fuori dall’acqua mi porse la sua camicia “ tieni mettiti questa; me la infilai, mi copriva giusto poco sotto il sedere, il seno s’intravedeva attraverso il tessuto bagnato ma non m’importava, ero felice e divertita. Lui s’infilò i pantaloncini, presi scarpe e vestito e di corsa ci dirigemmo su in casa; in bagno una volta asciutta e ripulita dalla sabbia mi rivestii e rinfilai le scarpe. Lui fece lo stesso e ...