1. Il sig.lorenzo mi punisce con sorpresa 4 finale


    Data: 26/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: pamyzi1, Fonte: Annunci69

    ... pertanto cominciamo dal gusto. -
    
    Le sue mani scostarono in maniera decisa le mie natiche, dilatando la rosetta del mio sfintere: sentì il fiato caldo del suo respiro avvicinarsi al mio buchetto, poi la sua lingua si introdusse, nel massimo del possibile, al suo interno. Muoveva oscenamente nel mio retto quell'appendice viscida e mobile, emettendo versi animaleschi e bagnandomi di saliva il buchetto. Proseguì per un minuto, provandoci sicuramente gusto, quando terminò quell'ispezione, fece uno schiocco con le labbra, come un sommelier che abbia degustato un vino prelibato.
    
    - Il sapore direi che è ottimo. Un gusto sapido e pulito. Ora dobbiamo accertare che non siano rimasti residui in profondità nel canale. -
    
    Quindi introdusse a fondo due dita e le fece ruotare dilatando la mucosa.
    
    - Ohh!... - mi sfuggì un gemito soffuso.
    
    - Ahahahah! Senti come si lamenta ora la verginella. Ci sarebbe quasi da crederle, se non sapessi bene cosa è in grado di introdursi in quell'orifizio di piccola viziosa. -
    
    Tirò fuori le due dita, da prima le annusò, poi le introdusse in bocca surgendole rumorosamente.
    
    - Posso confermare che anche nel profondo, sapore e pulizia sono eccellenti. -
    
    - Ne sono felice mio buon Lorenzo e con l'elasticità come andiamo? - Chiese sollecito e interessato il signor Herman.
    
    Lorenzo, a dimostrazione esplicita, introdusse nuovamente le dita nel mio culetto, ma questa volta crebbe di numero, ne avvertì ben tre.
    
    - Si scivola dentro con grande ...
    ... agio amico mio. Sembra un burro. Provi anche lei. -
    
    Herman non se lo fece ripetere e accettò l'invito: sporgendosi dalla poltrona, puntò tre dita al mio orifizio e con una leggera pressione le spinse dentro, affiancando le falangi a quelle di Lorenzo. Ora avevo sei dita che mi dilatavano l'ano. I due porci le affondavano fino alle nocche, per poi ritrarle in prossimità dei polpastrelli: coordinati all'unisono, mi stavano slabbrando il culetto in maniera perversa.
    
    - Ahi! Fate piano vi prego. - Invocai con voce trepidante.
    
    Invece di moderare gli affondi, i due degenerati iniziarono a schiaffeggiarmi le natiche con la mano libera a disposizione. I colpi risuonavano sulla pelle dei glutei, mentre le dita affondavano, ritmicamente, nel retto con un fruscio umido. Stringevo i denti e gemevo a ogni schiaffo e a ogni nuova penetrazione.
    
    Poi smisero di colpo, Lorenzo si portò in ginocchio davanti al mio viso, mentre Herman si levò dalla poltrona e prese posto alle mie spalle. Lorenzo tirò fuori il sesso dalla patta e me lo porse alle labbra con un gesto eloquente: sapevo di non potermi sottrarre, quindi senza una parola, aprì la bocca e lo ingoiai.
    
    Herman mi dischiuse le natiche, sentì un filo di saliva scivolarmi nel buchetto, poi la sua cappella forzò la mia rosetta morbida e lo sentì scivolare nell'intestino: era grosso e lungo, rividi nella mente la scena della sodomia consumata nella stalla con Gertrud e il cavallo, un brivido mi scosse il corpo.
    
    I due uomini ...