1. Avevo tredici anni - quinto episodio


    Data: 21/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    Avevo tredici anni – quinto episodio
    
    Dal vano della porta Paolo saluta e segue con lo sguardo l’auto di Erik che si sta allontanando.
    
    Quell’Erik che sta andando via non è lo stesso di quando è arrivato, ha avuto lì la sua prima esperienza sessuale con un uomo, anche se vissuta quasi da spettatore. Qualcosa di imponderabile si è impadronito di lui e pur avendo la libertà di opporsi, non ne ha avuto la volontà. Entrato insieme a Paolo nella casa è stato preso da una malia erotica che non ha saputo e voluto contrastare. Iniziata con un’esibizione alquanto infantile di virilità, la natura lo ha dotato di un cazzo di proporzioni al di sopra della media, ha trovato rispondenza e interesse in un individuo del suo stesso sesso con una fisicità agli antipodi dalla sua. Si è prodotta la fatale attrazione degli opposti, risvegliando in Erik, dopo un periodo di astinenza, una carica erotica assopita dal disastro affettivo di cui è stato vittima.
    
    Ora Paolo è solo sulla porta di casa e ne stringe in mano le chiavi non come chi è stato incaricato di metterla a nuovo e cancellare ogni residuo del passaggio di altri che l’hanno abitata, ma come fosse sua.
    
    In preda a una frenesia senza controllo, rientra in casa, si spoglia e si strofina su tutti i muri, stanza per stanza, si rotola sui pavimenti come un animale che marca il territorio. E nel riquadro della finestra dove si è accoppiato si predispone a un sesso solitario a cui partecipa lo spirito stesso della casa. Rivive ...
    ... l’incontro sessuale appena avuto con Erik, rafforza il fresco ricordo di Thomas e quello un po’ più remoto con il suo maestro di sesso e li confronta.
    
    A conclusione di un fine settimana così sconvolgente, inforca la bicicletta e, pedalando verso la casa dei suoi genitori, fa ritorno alla normalità.
    
    - Finalmente sei tornato. Mi sembri tutto gasato, ci dici cosa hai fatto in questi tre giorni?
    
    - Comincio dalla conclusione, che è poi la cosa interessante anche per voi. Ho trovato un lavoro extra che mi impegnerà per un bel po’. Ti ricordi papà la casa del tuo amico pugliese, il signore? È stata venduta e il proprietario mi ha affidato l’incarico di ripulirla, tinteggiarla, insomma metterla a nuovo. Così ho decido di portarci domani un po’ di cose mie per potermi fermare anche a dormire, così non spreco il tempo che è sempre poco.
    
    - Ma verrai a mangiare almeno.
    
    - Mamma, verrò quando potrò, mi porterò il fornello da campo, anzi tutto la ma attrezzatura per il campeggio, così sono autonomo.
    
    - Mi sembra una cosa precipitosa e azzardata.
    
    - Papà ti hai detto mille volte che mi devo sistemare, che non potete essere sempre voi a occuparvi di me.
    
    - Intendevo dire di trovarti una compagna, una moglie, fare famiglia.
    
    - Si ma alla fine il succo della faccenda è andare via di casa, oggi papà si va via di casa anche da soli, senza qualcuno che vi sostituisce, non ne ho bisogno, so badare a me stesso.
    
    - Tuo padre non intendeva dire questo.
    
    - Va bene, va bene. Comunque ...
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