1. Fame d’aria


    Data: 19/11/2019, Categorie: Etero Autore: scopertaeros69, Fonte: RaccontiMilu

    ... una donna…una vera Donna di 42, con il senno di oggi capisco che io per lei non ero nulla di più di un piacevole diversivo, qualcuno forse oggi direbbe un toyboy, ma all’epoca mi sentivo fantastico come se quella fosse la conferma che ogni donna sarebbe caduta ai miei piedi …benedetta la stupidità della gioventù.
    
    Quella sera non successe nulla, ma la successiva senza mezze parole mi invitò nel suo letto e fu bellissimo.. il sogno di ogni adolescente, in pratica la donna bella, esperta e il giovane volenteroso e desideroso.
    
    Fin dalla nostra prima volta insieme lei ribadì più nei modi che nelle parole, che era lei a condurre il gioco; frenava la mia fretta, il mio desiderio di avere tutto e subito e si prendeva il suo piacere senza chiedere o ordinare semplicemente lo faceva punto e basta.
    
    In questo senso non si fece mai scrupolo di prendere la mia testa tra le mani per portare la mia bocca e la mia lingua, sul suo sesso. Devo ammettere che non diedi molto peso a questa cosa dal momento che fin da allora in qualche modo il fatto stesso di sapere, di essere consapevole del piacere che potevo dare così, mi entusiasmava e lei lo percepiva.
    
    Al tempo stesso imparai la differenza che passa tra essere tra le labbra di una donna esperta e passionale e quella di una ragazza che lo fa principalmente per compiacerti.
    
    Ok direte voi, ma 25 anni non si &egrave più adolescenti, la fantasia però quella era… E le mie fantasie dell’epoca erano un tantinello stereotipate a ...
    ... proposito, quindi fare il bagno nudi e continuare scopando sul bagnasciuga mi sembrava un idea stupenda.
    
    Ovviamente nessuno mi aveva spiegato che la sabbia ha quella fastidiosa attitudine ad infilarsi dovunque, dando indesiderati effetti simili allo sfregamento della pelle contro la carta vetrata. Ma l’idea del bagno nudi a scambiarci effusioni piaceva ed anche a lei e così il lunedì della settimana dopo ferragosto armati di questi propositi ci dirigemmo verso una caletta isolata che conoscevo bene.
    
    Ci spogliammo del tutto senza indugi ed entrammo in acqua in acqua godendoci quella totale libertà che solo la nudità può dare, lenti senza schizzare, semplicemente guardando l’uno la sagoma disegnata dal pallido chiarore della luna, mentre avanzavamo contro le onde.
    
    L’acqua era caldissima, ci circondava coprendoci, accarezzandoci ma senza riuscire a mitigare il bruciore della nostra pelle l’una contro l’altro, ogni tanto un onda scopriva il suo seno offrendo i capezzoli ad un lieve alito di vento dando ai suoi capezzoli la dura consistenza che sentivo compressa contro i miei e il mio petto.
    
    Le mani correvano ovunque accarezzando la pelle bagnata e quel sentore di sale sulle nostre bocche, sulle nostre lingue era la riprova ulteriore di quell’esperienza desiderata e realizzata.
    
    Non tardò molto che le nostre carezze divenissero una vera e propria masturbazione reciproca in piena regola, come i miei affondi con la bocca sul suo collo e tra le sue tette, la mia lingua lambiva ...