Il cacciatore
Data: 17/11/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Anacreo, Fonte: Annunci69
... scopare nel pulito” rise. Una volta che ebbi il solco insaponato ben bene, con il dito medio mi insaponò per bene anche l’ano, dentro e fuori. “Dato che sei vergine, con te userò cure particolari…” Già solo il dito, entrando, mi aveva provocato una fitta, e tremavo all’idea di quello che sarebbe successo di lì a poco. Ma anche la mia eccitazione ormai era tanta, così mi rassegnai.
Mi puntò la cappella sul buco, poi afferrandomi saldamente le chiappe con le sue grosse mani cominciò a spingere. Non faticò affatto a entrare, ma vidi le stelle ugualmente, un dolore indicibile che mi piegò le ginocchia e mi fece urlare. Ma lui mi sostenne e non mollò né la presa del mio culo né la spinta.
Appena mi fui un po’ riavuto cominciò a stantuffare. Io mi appoggiavo alla parete, anche con la faccia, e sentivo il suo cazzo che mi possedeva e la cosa mi procurava dolore ma anche, indubbiamente, piacere. Mi appoggiò le mani sulle spalle e aumentò il ritmo… Mi pareva che mi sfondasse il culo, mentre un filo di liquido vischioso colava dal mio pene. Sentivo le sue grosse ...
... palle che sbattevano contro le mie. Avevo ancora il sapore amaro del suo piscio in bocca, e la cosa mi eccitava ulteriormente.
Mi strinse forte con le braccia tirandomi a sé, e prese a scoparmi molto lentamente; ogni colpo me lo infilava a fondo e ce lo teneva per un po’. Poi mi prese le palle con una mano e ogni tanto dava loro delle strizzate: il dolore mi faceva stringere il buco del culo, e lui rispondeva con dei muggiti di goduria.
Poi prese a menarmi il cazzo. Ci misi forse un minuto a godere, mandando spruzzi contro la parete del bagno, l’orgasmo più intenso che avessi mai avuto.
Lui si staccò da me e accelerò di nuovo il ritmo prendendomi per i capelli: dopo poco capìì che si stava svuotando i coglioni nel mio retto, tenendomi stretto per i fianchi come se mi volesse fare arrivare gli schizzi fino in gola.
“Adesso sì che sono vuoto…” disse mentre ci rivestivamo.
Mi saluto così: “Sabato prossimo, come tutti i sabati pomeriggio, sono qui. Se vieni, ti farò diventare la mia puttanella personale… penso che ti piacerà, ho ancora molto da insegnarti”.