Il cacciatore
Data: 17/11/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Anacreo, Fonte: Annunci69
Avrò avuto forse 18 anni, ma ne dimostravo meno un po’ per il fisico efebico, un po’ perché timido e ingenuo.
Mi trovavo in vacanza dai miei zii. In cantina, in un pacco di vecchie riviste di mio zio, avevo trovato un fumetto porno. Quale non fu la mia eccitazione nello sfogliarlo rapidamente, poi ficcarmelo sotto la maglia, inforcare la bici e dirigermi verso un boschetto fuori dal paese per leggermelo con calma!
Arrivato nel boschetto, mi nascosi in una macchia di alberi un po’ più fitta e cominciai a sfogliarlo, gustando avidamente i disegni sconci di donne nude e sentendo l’uccello che mi si gonfiava nei pantaloni.
Ero immerso nella lettura e mi avvidi tardi di un frusciare tra le foglie: un uomo si stava avvicinando. Col batticuore gettai il fumetto a terra e lo coprii come potei con le foglie, facendo poi finta di niente.
In un attimo l’uomo (un cacciatore, come vidi dal fucile che portava a tracolla) mi fu vicino e con un sorrisetto mi chiese cosa facevo di bello da quelle parti. Aveva l’aria del contadino, fisico corpulento e mani grosse e callose. Con aria noncurante gli risposi che stavo cercando funghi… Ma lui evidentemente aveva visto cosa stavo facendo in realtà, e trovò subito il fumetto. Lo raccolse e cominciò a sfogliarlo. “Ma guarda un po’ cosa c’è qui…” disse. Io feci per allontanarmi ma lui fu lesto ad afferrarmi per un braccio. La vista del suo fucile mi rese di miti consigli, e non feci resistenza.
“Mmmm c’è di meglio nel genere, ...
... comunque non è male” mormorò interessato. A un certo punto, mentre con una mano reggeva il giornale, con l’altra diresse la mia mano verso una cosa liscia e calda… Senza che me ne accorgessi si era tirato fuori il membro dai pantaloni e me lo fece afferrare. Con la sua mano dava il ritmo alla mia. “Guarda che bel fungo hai trovato oggi…” disse ansimando, accelerando man mano il ritmo della sega.
Poi gettò via il giornale, e ponendo una mano sul calcio del fucile con chiara allusione, con l’altra mi tirò verso il basso facendomi accovacciare sui talloni davanti a lui. Era la prima volta che vedevo un membro che non fosse il mio, era completamente scappellato, e mi colpì il colore rosso paonazzo, a differenza del mio che era rosa pallido. “Forza, prendilo in bocca!” sibilò. Fino ad allora i pompini li avevo visti solo sui giornaletti, e non avevo la più pallida idea di come si facessero in pratica, ma lui mi mise la mano dietro la nuca e con quella mi spinse la testa mettendomelo in bocca. “Succhia adesso!”, e con la mano mi dava il ritmo avanti e indietro, mentre io con le labbra chiuse cominciai a succhiargli la cappella.
Cominciò a sospirare e a mugolare. “Quella stronza di mia moglie non mi fa mai scopare… Ho le palle gonfie di sborra… Te la darò tutta, ce n’è un litro…” balbettava. Che avesse le palle piene si capiva dalla rapidità con cui sborrò: dopo poche succhiate cominciai a sentire un sapore forte in bocca e un liquido caldo, denso da essere quasi colloso che me la ...