Pompini all’anziano padrone di casa
Data: 17/11/2019,
Categorie:
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: Raf90, Fonte: RaccontiMilu
... devi ingoiare”. “Certo che si, se dovessi esitare nel beccarmi la sua sborra in gola, lei mi tenga bloccata sul suo cazzo così non posso esimermi dal mandare giù tutto… comunque tranquillo, è ovvio che i pompini sono con ingoio”, risposi ridendo. Aggiunse: “ma non hai un compagno? Non ti crea problemi tradirlo”? Risposi: “un po’ si, ma non intendo avere rapporti completi con lei, solo orali. Le dirò che mi eccita e mi piace da morire fare pompe a maschi diversi dal mio lui”.
Così ci accordammo sul nuovo tipo di pagamento del fitto, mentre lo guardavo con aria da gran troia. Lo misi al corrente che vivevo però con mia figlia e che quindi dovevamo trovare il momento giusto per farlo e che, se mia figlia qualche volta non fosse uscita, c’era la possibilità o di trovare un posto dove farlo o che saltasse la pompa quotidiana. Mi disse: “va bene, d’accordo, vuol dire che se si creano problemi, o si va in macchina oppure si recupera la settimana dopo, ma devono essere 6 pompini con ingoio alla settimana, va bene”? “D’accordo”, risposi. “Quando cominciamo”? “Subito, mia bella pompinara, voglio vedere se ne è valsa la pena”, rispose.
Con la figa in fiamme, bagnatissima dall’eccitazione, lasciai cadere la vestaglia e spogliai pure lui. Completamente nudi, lo feci sedere sul divano e mi ci adagiai accanto di fianco. Raccolsi i lunghi capelli con un mollettone e gli presi il cazzo in mano iniziando a fargli una grande sega guardandolo godere mentre il cazzo si induriva nel mio ...
... pugno. Era magro, con pancia prominente, la pelle flaccida e i peli pubici grigi, dotato però di un cazzo di tutto rispetto.
“Il nostro patto però non contempla seghe, ma pompini”, mi disse poco dopo sorridendo. Scoppiai a ridere e, ammettendo che aveva ragione, senza esitazioni mi chinai e cominciai a leccargli timidamente la cappella che in un attimo divenne ancora più turgida e lucida. Sentendone l’eccitate e tipico odore, con la lingua la titillavo dalla fessura dell’uretra fino al prepuzio soffermandomi sul frenulo. Leccavo con la lingua che sembrava un serpentello impazzito sulla testa del suo cazzo, lui mugolava di piacere mentre mi teneva la testa con la mano sulla nuca. “Ahhh che lingua favolosa, mi fai morire” diceva mentre mi osservava leccargli la cappella. All’inizio, non piacendomi per nulla quel vecchio signore, provavo un certo disgusto a ciucciargli il cazzo, ma pensavo: “pazienza, il gioco vale la candela, comunque ho un cazzo tutto da succhiare” e giù a spompinare con energia.
Poi, quando prese a solleticarmi con due dita, una in culo e una in figa, cominciai a godere a mia volta e a bagnarmi ancora di più, mentre lo spompinavo sempre più a fondo e più ferocemente. Ad occhi chiusi, mugolavo al ritmo del pompino, intanto lui mi masturbava e gemeva godendo tantissimo a sua volta con la testa riversa all’indietro. Andavo su e giù ritmicamente sul cazzo sentendolo godere come un matto, ingoiavo l’asta del padrone di casa per poi riprendere a leccarla per ...