Due vicini speciali.
Data: 16/11/2019,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti
... mia madre. Guardo le loro cose, mi convinco che erano una bella coppia, assolutamente normale. Certo, non che noi siamo chissà che, ma da quando stiamo insieme, io e Alex, di cosette un poco piccanti ne abbiamo fatte. Siamo sposati da tredici anni, adesso ne abbiamo io trentotto, lui uno di più. Avevamo io diciotto anni, lui diciannove, quando ci siamo incontrati. Ben presto abbiamo scoperto che stare insieme ci piaceva, ancora di più, però, ci piaceva scopare. Non ero vergine: era stato un ragazzo all’ultimo anno delle superiori ad aprirmi prima il culo, poi la micetta. Ad Alex la cosa non importava, anzi era contento che sapevo gustare il suo cazzone. Sì, lui è molto dotato e, quando me lo infila in culo, lo sento per bene. Lui era stato iniziato ai piaceri del sesso da una vicina di casa, una donna quasi sessantenne, che glielo succhiava, facendolo godere senza limiti e, ovviamente, a lui la cosa non dispiaceva per niente. Dal matrimonio in poi, abbiamo sperimentato il piacere delle spiagge nudiste, lo scambio di coppia, varie situazioni di esibizionismo, nelle quali io mi mostro a giovani che arrossiscono nel vedere le mie grazie esposte ai loro sguardi. Il mio armadio è ben fornito di indumenti idonei per questi giochi, invece vedere il guardaroba di mia madre, mi fa quasi ridere. Dopo la camera dei miei, passo in una delle due stanze più piccole. La prima è adibita a studio. Dentro ci sono un pc, molti DVD di musica, foto ed altro. Tante immagini appese alle pareti: ...
... mio padre era un vero cultore della fotografia. Ci sono le sue macchine fotografiche, tutti gli accessori per le foto. Guardo con ammirazione gli splendidi ingrandimenti di me, mia madre bellissima, Alex, mentre lui appare solo in una foto, insieme a Nino. Passo nell’altra stanza, che mamma aveva trasformato in una cabina spogliatoio, con due armadi a muro enormi. Apro il primo e non posso non notare la precisione di mamma. Appesi ci sono cappotti, giacconi, tanti altri indumenti, perfettamente conservati dentro buste di cellofan, un vero insieme di cose in perfetto ordine. Poi apro il lato più grande, quello che ha pure l’angolo: dentro altri abiti, una scarpiera e, nel punto che fa angolo, ci trovo un piccolo armadio a tre ante, chiuso. Mi stupisce la cosa: che ci fa un armadio nell’armadio? Cerco di capire come aprirlo, ma non ci sono chiavi. Cerco il mazzo di chiavi di papà, non trovo nulla che lo apra, ma noto una piccola e semplice chiave, che ho sempre creduto fosse del portone o di un altro posto. Per quanto mi sforzi, non ne cavo nulla. Guardo meglio, mi ricordo che mamma aveva fatto installare, da mio padre, una cassetta di sicurezza dentro il suo armadio. Era nascosta dietro un cassetto. La cerco, sfilo i cassetti in camera sua, la trovo. La chiave del mazzo di mio padre l’apre e dentro, oltre alle gioie, i monili d’oro dei miei genitori, ci trovo un cofanetto di madreperla con tre chiavi dentro. Vado nell’altra stanza, apro la prima anta. Non credo ai miei occhi. ...