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Capitolo 2°: Definitivamente troia
Data: 21/03/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Voyeur Autore: Partenopeo57, Fonte: RaccontiMilu
Franco andò a farsi una doccia. Livia mise in tavola la cena già pronta e aspettò il marito con indosso solo il perizoma e una maglietta che arrivava in vita poco più giù dell’ombelico. Mangiarono in fretta e si sedettero sul divano a guardare la TV ma di quel che veniva trasmesso ne videro ben poco perché lui con mille domande voleva sapere della trasformazione. Livia allora gli raccontò che il merito era di Roberta, la loro nuova vicina. Gli disse tutto per filo e per segno, senza omettere niente. Naturalmente Franco si eccitò nuovamente e non resistendo alla voglia disse “Perché non andiamo a parlare a letto?” Le sue intenzioni non erano quelle di parlare, erano tutt’altre. Infatti appena a letto baciò Livia mettendole tutta la lingua in bocca senza farla rifiatare mescolando la saliva e nei brevi istanti di pausa le ripeteva che da sempre lui la voleva così “Adesso che ti posso chiamare troia sono al settimo cielo!” Dopo una veloce leccata di fica con passaggio delle dita sul buco del culo, non osando ancora di infilarle dentro, la portò facilmente all’orgasmo e la scopò nella classica posizione del missionario. La chiavata è durata circa mezz’ora avendo già sborrato prima di cena. Chiese alla sua donna di concludere alla pecorina chiavandola con forza prima di scaricare tutta la sborra residua nella fica. Si accasciarono sul letto e finalmente si addormentarono. La notte trascorse serena. Era da tanto tempo che non dormivano di sonno profondo. Il ...
... mattino dopo Livia si svegliò alle 8 per andare in bagno e quando torna in camera vide Franco che dormiva supino con il cazzo fuori. Lei ne ha voglia e per prendersi la sua parte, sarà per gli arretrati o perché vuole farsi perdonare per i periodi di magra, decide di svegliarlo con un pompino. Si avvicinò e iniziò a baciargli il cazzo timidamente per un evitare un brusco, anche se piacevole risveglio, poi imboccò il cazzo ancora moscio e cominciò a succhiare. Per lei fu una bellissima sensazione sentirlo crescere in bocca. Riuscì a prenderlo tutto prima che diventasse del tutto turgido. Franco aprì gli occhi e non credette ai propri occhi, poi si ricordò del giorno precedente ed allora mise una mano sulla testa di Livia per accompagnarne i movimenti. Il pompino fu lento ma passionale con Livia che lo guardava negli occhi sorridendo lasciando scivolare sul cazzo un’abbondante dose di saliva che poi con la lingua stese sulla cappella per riprenderlo in bocca accelerando il ritmo della pompata. Quando fu sul punto di arrivare all’orgasmo lui la avvisò ma lei lo tenne in fondo alla bocca tenuta ferma come suggerito da Roberta muovendo la mano come per segarlo. Sarà per le sborrate del giorno prima, la sborra non fu abbondante. Quando i primi fiotti le inondarono la bocca, facendo forza alla sua voglia di appagare finalmente suo marito, Livia fa il suo primo ingoio e non lascia il cazzo finché non è asciutto e pulito. Il sabato trascorse veloce, Franco non perdette occasione ...