1. Il ripostiglio segreto di Cat


    Data: 09/11/2019, Categorie: Masturbazione Autore: Blue*, Fonte: EroticiRacconti

    RACCONTO DI FANTASIA CON SFUMATURE OMORASHI
    
    E’ dura per una madre divorziata, ritagliare del tempo libero per sé stessa. Se i figli poi sono tre, anziché uno, e se la carriera va a gonfie vele, è praticamente impossibile.
    
    C’erano momenti in cui immaginava di scappare, lontano da tutti. Abbandonare la casa, le figlie, il lavoro, e correre via lontano. Dio solo se sapeva se lo avrebbe fatto! Ma amava troppo le sue bambine per permettersi una cosa simile.
    
    In alcuni giorni, pur di ritagliarsi un breve attimo di tregua, Cat si chiudeva in bagno, si metteva dentro la vasca, e restava lì qualche minuto. Solo per respirare.
    
    Il sesso, naturalmente, era ormai l’ultimo dei suoi pensieri. O meglio, il sesso era, in effetti, nei suoi pensieri. Ma non aveva tempo neanche per quello.
    
    Passasse il discorso di avere un uomo (che a dirla tutta nemmeno lo voleva), ma Cat, ormai, non aveva neanche il tempo di masturbarsi.
    
    La notte, quando si distendeva nel grande letto matrimoniale, pensava spesso di farlo, ma poi la stanchezza aveva la meglio. Chiudeva gli occhi e si addormentava. E la mattina dopo era troppo tardi.
    
    Sono cose che fanno sorridere, dette così. Tuttavia, per quanto assurde potessero suonare, riguardavano davvero la sua vita privata.
    
    Arrivò il giorno in cui Cat si rese conto, di non essersi masturbata per settimane.
    
    Può succedere, certo. Ma quella volta aveva battuto tutti i record, e lo sentiva eccome.
    
    Il punto non era che non ci pensava proprio, ma ...
    ... che non trovava un attimo libero per farlo!
    
    La sua grande villa, frutto di una brillante carriera, in quell’uggioso pomeriggio di inizio novembre, era avvolta nel grigiume.
    
    Le bambine erano al piano superiore, a giocare fra di loro. Le aveva controllate poco prima, e ora avrebbe dovuto dedicarsi ad altre commissioni.
    
    Indossava un maglioncino/felpa rosso ed un paio di leggings neri. I capelli castani erano sciolti e arrivavano a toccare le spalle in soffici onde.
    
    Non doveva preoccuparsi di pulire la casa, sarebbe stata una follia. A quello ci pensava la sua cara governante, che spesso di occupava anche delle bambine. Però la cena, quella di certo non si sarebbe preparata da sola.
    
    Si apprestò a tagliare dei pomodori e, nel farlo, ricordò la sera prima, quando, distesa nel suo letto, aveva finalmente iniziato a toccarsi un po’. Le era bastato un breve contatto con le dita, e si era incendiata, ricordando a sé stessa che non veniva da settimane.
    
    Avrebbe tanto voluto avere un orgasmo, ma era così stanca che alla fine aveva preso sonno senza neanche venire.
    
    Ora, con quei pomodori in mano, sentì di nuovo pulsare in mezzo alle gambe.
    
    A volte le tornava in mente il sesso con il suo ex marito. Non lo amava più, sia chiaro. Però le capitava di pensare al suo cazzo. Insomma, è normale, no?
    
    Ci pensò anche mentre tagliava i pomodori. Le parve di sentire le sue mani toccarla, il suo grosso e duro pene, penetrarla nel grande letto matrimoniale.
    
    Sospirò, provando a ...
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