Mio cugino Luca - Versione femminile di "Mia
Data: 07/11/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Autore: sleeppig, Fonte: xHamster
... un mio ipotetico e futuro marito di fare il “bambolo” con conseguenti punizioni? Magari lui ingegnere o dirigente o capocantiere o chicchessia? Ma dai, oltre a sentirmi scema solo a pensarlo, quello mi avrebbe rinchiuso in qualche ospedale psichiatrico!
Meno male che il periodo invernale ci allontanava permettendo entrambi di tornare alla quotidianità ma soprattutto alla realtà.
Quando cominciai ad avere qualche fidanzato il rapporto di giochi con Luca finì definitivamente, anche se ogni volta che ci vedevamo percepivo nel suo sguardo un desiderio irrefrenabile.
Durante l’inverno capitava di ritrovarci con i miei zii per il pranzo domenicale.
Io passavo quelle giornate a chiacchierare con Luca; mi divertiva raccontargli delle mie esperienze sessuali, dei miei fidanzati. Lo vedevo sempre così arrapato, desideroso di riprovare a giocare con me e la cosa mi eccitava molto. Vedevo il suo contegno, rispettoso del grado di parentela che ci univa ma io sentivo i suoi ormoni pulsare dentro la sua testa. Cercavamo di fare i cugini amici ma sapevo che non era così, sia per lui che per me. Luca era un bel ragazzo, fisico atletico e curato; non potevo far a meno di guardare il suo pacco enorme, pieno, ben delineato e soffocato dentro a quei jeans. Era moro, con i capelli mossi; la sua bocca era carnosa e grande. Le sue mani avevano delle venature in rilievo, non eccessive, che lasciavano immaginare potenza, forza. Molto mascoline. Le sue dita erano lunghe e tornite. Il ...
... suo culo era fantastico, pieno, sodo e rotondo.
Mentre lui cercava di replicare ai miei racconti inventando balle gigantesche circa le mille ragazze che si era fatto, mi gustavo il profumo di sesso che continuava ad emanare. Una soluzione chimica che mi prendeva il cervello. Adoravo il suo odore, aveva un non so cosa che mi metteva a mio agio, un odore caldo intenso, famigliare. Quando rincasavamo da quelle domeniche, la sera nel mio letto, mi masturbavo pensando a lui, alle sue mani, al suo culo ed ai nostri assurdi giochini.
Gli anni erano passati e Luca continuava a frequentare la nostra casa nel periodo estivo. Veniva a pranzo e poi ritornava per cena. La sera spesso si intratteneva con mio papà in veranda ascoltando i suoi mille racconti di gioventù. Io, fin che potevo, restavo in loro compagnia ma spesso uscivo con qualche ragazzo di turno piuttosto che con le amiche. Un po’ mi dispiaceva lascialo lì, ma fuori sentivo la vita che mi chiamava!
Chissà poi cosa pensavo di trovare là fuori.
Per sentirmi meno in colpa nei confronti di Luca, quando me ne andavo, lo baciavo sulla guancia cercando di lasciargli più saliva possibile. Ero certa che gli piaceva e speravo che, mentre nessuno lo guardava, se ne prendesse un po’ per mettersela in bocca, sentire il mio io, la mia predominanza per fantasticare ancora un po’ su di me!
Ci fu un evento che probabilmente cambiò la nostra storia e ci segnò definitivamente. Un giorno venimmo avvisati che un lontano parente ...