Io...deborah - 2/3 - il marito complice
Data: 06/11/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: jakibono, Fonte: Annunci69
... c’era dietro. Lo chiamò nel pomeriggio in viva voce con me di fianco che però non parlai mai. Dopo le presentazioni, i convenevoli ed i ringraziamenti iniziali Luca espose a Jacopo la nostra situazione. Lui ascoltava e replicava cordialmente dicendo che forse avrebbe potuto attivare alcuni sui contatti per darci una mano, ma che aveva bisogno di ulteriori dettagli così gli propose di incontrarci la settimana successiva, sarebbe stato a Milano due giorni per lavoro e potevamo vederlo per parlarne meglio raggiungendolo nella hall dell’albergo in centro in cui alloggiava, nel tardo pomeriggio. Mio marito lo salutò e lo ringraziò entusiasticamente, dicendogli che certamente lo avremmo fatto. Io e Jacopo ci sentimmo poi dopo commentando eccitati, ero bagnata all’idea e glielo dissi, non vedevo l’ora di incontrarlo. Mi disse come mi sarei dovuta comportare durante l’incontro, adoravo la sua sicurezza.
Quando arrivò il giorno io ero in agitazione fin dal mattino. Andai al lavoro ma ero assente con la testa. Avrei incontrato Jacopo per la prima volta con di fianco mio marito. Jacopo mi aveva detto di vestirmi elegante ma anche provocante giustificandomi con mio marito col fatto che avrei voluto fare buona impressione con chi ci poteva dare una mano per sbloccare la situazione lavorativa. Luca infatti era pienamente d’accordo, anzi mi spinse ad osare: “Fai che gli si rizzi il cazzo”, mi disse. Mi preparai con cura e. mi vestii in maniera elegante indossando uno spezzato azzurro ...
... con una gonna sopra il ginocchio, con una giacca e sotto una camicetta bianca scollata ed aperta fin dove possibile per mettere in risalto la mia quarta di seno. Mi piaceva provocare gli uomini con le mie tette abbondanti. Ero eccitata. Come intimo scelsi ovviamente delle autoreggenti, perizoma e reggiseno, tutto intonato con l’azzurro ed il bianco. Scarpe alte. I capelli sciolti ed un bel trucco. Quando Luca mi vide, mi disse: “Cazzo, Deborah, questo lo farai sbavare oggi con quelle tettone in vista se non fosse che dobbiamo andare ti scoperei sul momento. Speriamo che sia un vecchio bavoso”. Gli risposi “Non era quello che volevi amore?”.
Partimmo per Milano con la nostra utilitaria, il viaggio non era lunghissimo. Quando entrammo in Hotel ci presentammo alla reception chiedendo del dottore. Dopo una breve telefonata l’addetto ci disse che stava scendendo, era in camera. Quando lo vidi avvicinarsi mi tremarono le gambe. Era un uomo alto circa 1,80 un po’ meno di Luca, capelli cortissimi brizzolati, occhi scuri prondi, fisico longilineo. Dimostrava meno dei suoi 42 anni. Indossava un impeccabile vestito blue notte con camicia azzurra, cravatta a righe. Viso allungato, portava degli occhialini da vista che gli davano se possibile una aria ancora più dotta. Non era bellissimo ma estremamente affascinante. Mio marito che probabilmente si era fatto l’idea che fosse più anziano mi guardò facendomi un segno di stupore con gli occhi. Ci presentammo, quando mi diede la mano l’avevo ...