1. Sesso e basta volume 3


    Data: 04/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: alebardi, Fonte: Annunci69

    ... poi si voltò verso di me, dicendomi: “Señor, tu esposa es una gran puta!”
    
    “Sì, lo so. È una troia pazzesca.”
    
    Lei andò avanti a urlare: “Dai, stronzo, fammi godere! Fammi godere!”
    
    Continuava a tenermi la mano, mentre con la destra aveva iniziato a masturbarsi selvaggiamente.
    
    Guardai negli occhi il suo amante e gli dissi: “Dai, sfondala che sta per godere.”
    
    Conoscevo perfettamente quegli attimi. Vidi la Monica chiudere gli occhi e inarcare la schiena, puntando con forza i piedi per terra, mentre la sua voce calda e morbida diventava un urlo straziato e sovrumano: “Merda, vengo! Cazzo, sììì! Aprimi, stronzo! Aprimi la fica! Aaaahhh… aaaahhh… cazzo, sììì… aaahhh…”
    
    Vedere mia moglie raggiungere l’orgasmo tra le braccia di un ragazzino ventenne, praticamente sconosciuto, mi fece provare un brivido pazzesco. Non riuscivo a togliere gli occhi dal suo corpo che vibrava completamente, mentre lui continuava a muoversi in mezzo alle sue cosce, spingendo dentro di lei sempre più in profondità.
    
    Sentii la presa della sua mano diventare d’acciaio, mentre la voce del suo amante tornò a farsi sentire: “Puta madre! Disfruto una otra vez!”
    
    La mia voce seguì l’istinto senza chiedere il permesso alla ragione: “Dai, godi! Riempile la fica un’altra volta!”
    
    A sentire le mie parole, mia moglie aprì gli occhi, prese con entrambe le mani i capezzoli del suo amante e glieli strizzò fortissimo, urlandogli contro: “Vieni stronzo! Dai, sborrami dentro! Porca troia, riempimi! ...
    ... Riempimi ancora, brutto bastardo!”
    
    Vidi quel giovane spagnolo scaricare il secondo orgasmo della serata nel corpo di mia moglie, e mentre lui urlava il suo piacere, ci mancò poco che lei gli strappasse i capezzoli, continuando a dirgli: “Bravo! Così, così! Sborrami dentro, così!” E dopo qualche secondo aggiunse “merda, ma quanta ne fa questo schifoso?”
    
    Passarono alcuni lunghissimi istanti, prima che lui riuscì a smettere di gridare. Crollò esausto sul suo corpo e si sdraiò sopra di lei, finendo con la testa sulla sua spalla destra. Lei si voltò verso di noi e fissò i suoi occhi nei miei.
    
    Rimasi paralizzato nel vedere che sul suo viso si era disegnato un largo sorriso. Era il sorriso di una bambina maliziosa, che non cambiò espressione nemmeno quando mi disse: “Cazzo, Ale, dovresti sentirlo. È una cosa incredibile. Questo piscia sperma come un cavallo. Me ne avrà fatta un litro. Merda, ho dentro un lago caldo.”
    
    Poi si voltò verso sua cugina e continuò: “Tesoro, dovresti farci un giro anche tu. È pazzesco. Io uno che sborra così non l’ho mai sentito.”
    
    “Moni, a me va benissimo tuo marito”, e così dicendo si voltò e mi ipnotizzò col suo sguardo verde e con le sue labbra leporine, che mi stavano sorridendo dolcemente.
    
    Il nostro momento a tre venne interrotto dallo spagnolo, che puntò le mani per terra e, mentre si tirava su, sollevandosi dal corpo che aveva appena riempito, borbottò: “Mierda, que gran puta!”
    
    Si staccò da lei per sdraiarsi sulla sabbia, e quando le ...
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