Omonimo veneziano 4 - una giornata particolare
Data: 01/11/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: erocoppia, Fonte: Annunci69
... è rasserenata, ma comincia ad avvertire il plug come un piccolo fastidio perché lo sperma dell’amico si è asciugato.
Va in bagno, se lo sfila, lo lava bene, si aggiusta il trucco e va a rimetterlo nella sua scatola.
Ludovico è già con un cliente.
“Ci vediamo verso le sette.”
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“Buonasera signora.”
“Buonasera.”
Il tatuatore, Eric, è molto diverso da come se lo era immaginato. Asciutto, alto, sulla settantina. Naso aquilino, occhiali, lunghi capelli grigi annodati in un codino, lo si direbbe un ex figlio dei fiori di buona famiglia e di buone letture. Una vaga inflessione tedesca, maglione e pantaloni neri. Lo studio, ordinato e pulitissimo, sembra più il salotto di casa di un artista che non un posto dove si fanno i tatuaggi.
“La cosa più importante, signora, è che lei sia davvero convinta di volersi tatuare. Mi può confermare la sua intenzione?”
“Si.”
“Bene. Ludovico si è comunque molto raccomandato che lei possa rinunciare fino all’ultimo, e per questo sarò io a comunicarle da quando in poi non potrà più farlo. Inoltre… vuole che nei limiti del possibile sia per lei… una sorpresa, e quindi mi ha chiesto di bendarla, se lei è d’accordo, mentre lavoro. È d’accordo?”
Isa sorride. Ancora una volta quel libraio è riuscita a sorprenderla, anche a distanza.
“Certamente.”
“Molto bene. Allora segga qui, signora, e si rilassi. Al resto penserò io”.
Indossa un abito a trapezio, scuro, senza maniche.
“Mi devo ...
... svestire?”
“No, resti pure così.”
La poltrona è da barbiere, con braccioli, poggiatesta e poggiapiedi. Molto comoda.
Il tatuatore apre una busta, estrae la benda e gliela porge. È la stessa che quella sera Ludovico le aveva calato sugli occhi!
“Prego signora, la metta lei.”
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Si rende conto che adesso è bendata, seduta comoda nello studio di uno sconosciuto tatuatore per farsi fare un tatuaggio senza averlo neanche scelto, e dubita che stia facendo la cosa giusta.
La mente però va ai deliziosi intimi momenti che ha vissuto quel giorno con Ludovico, e a suo marito, che la sta aspettando e certamente si merita un bel regalo. Sente dolorosamente che le manca.
“Ecco signora, io sto per iniziare.”
Le tocca il braccio destro in alto, appena sopra il bicipite.
“Il punto è questo. Se vuole rinunciare me lo dica adesso, altrimenti procedo.”
“Si, vada avanti. Sono pronta.”
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“Ecco signora, ho finito. Direi che è venuto molto bene. Vuole vederlo?”
Cullata dal ronzio dell’ago e dalla leggerezza delle punture, che immaginava molto più fastidiose, si era quasi assopita.
“S..si.”
“Allora si tolga la benda.”
“S..si.”
Il tatuatore è davanti a lei, con uno specchio in mano. Bello, antico, con una magnifica cornice. Le porge anche uno specchio più piccolo, da toeletta, col manico e la cornice d’argento, e sorride.
Sul braccio destro, in alto, come un sottile bracciale da schiava, in piccoli eleganti caratteri bodoniani: ...