1. Cinque biglietti da cento per una puttana...


    Data: 01/11/2019, Categorie: Etero Autore: xNemesi, Fonte: Annunci69

    ... gesti inconsulti e veloci.
    
    Odore di passione rubata, scassinando pudori e false ritrosie.
    
    Ho ancora negli occhi l'immagine della sua schiena nuda, inarcata..., la testa all'indietro.
    
    Le mani e il ventre appoggiate alla scrivania, il sedere sodo e rotondo.
    
    La sua vita fine e le mie mani appoggiate ai suoi fianchi. I biondi capelli corti che le lasciano scoperto il collo invitante come quello di una gazzella indifesa.
    
    I suoi gemiti, di godimento. Osceni schiamazzi notturni, come nelle bravata di giovani ragazzi ubriachi. Il mio cazzo che scivola e si fa strada dentro di lei, e quell'idea..., quell'ossessione di possederne il corpo senza più sforzarmi di possederne anche la mente.
    
    Eppure..., eppure quella sua sottomissione...
    
    Totalizzante come un'onda che si frange con forza su un'alta scogliera, in un mattino di pioggia, mentre guardi l'oceano. Venirle dentro e riempirla senza grazia, senza compassione.
    
    E quel mio non muovermi esausto nella sua fica grondante passione e dolore.
    
    E ancora nonostante tutto, sentirla ancora mia, padrona e schiava allo stesso tempo.
    
    Sentirne la pelle che si tende sotto le dita. La pelle morbida e ancora innocente dei suoi fianchi. Percorrerla geloso, accarezzando le anche appuntite e poi scendere là in mezzo, dove la sua seta leggera incontra il peccato.
    
    Mi guarda negli occhi ora, e sorride...
    
    E' il suo ...
    ... istinto felino che le fa percepire la mia debolezza, che questo è il momento in cui la macchia viene alla luce, in cui l'animo inizia a lacerarsi lentamente. Il foro si sta aprendo e lascia spazio, non alla vergogna, non al rimorso, ma all'ossessione del possesso.
    
    Alla passione e all'Amore...
    
    Mi abbottona i polsini, poi mi bacia teneramente.
    
    "É.., è. E' stato bellissimo", balbetto.
    
    Lei sorride ancora.
    
    "L'ho fatto per i soldi. Lo sai. Devo pagare un affitto e poi le bollette. Non è stato nulla per me. Devi saperlo".
    
    Si scosta e mi lascia immobile in mezzo alla stanza.
    
    Le mie labbra che bruciano ancora aggrappate a quell'ultimo bacio.
    
    Si chiude la giacca, prende la borsa e la mette sulla spalla.
    
    Si volta senza ripensamenti, senza nostalgia e raggiunge la soglia.
    
    Si volta solo per un istante, come per concedersi un'ultima vittoria netta ed ingombrante.
    
    "Possiamo vederci ancora?", le chiedo con voce impastata...
    
    “Certo", mi dice, lasciandosi il tutto alle spalle." poi aggiunge...
    
    "Ricordati che il prossimo weekend è il tuo turno per tenere i bambini. È tutta la settimana che mi assillano, dicendo che il loro papà gli ha promesso di portarli fuori in barca.”
    
    Esce...
    
    Le lancio dietro due parole.
    
    Due parole che si conficcano disperate come proiettili,
    
    sulla porta che si è appena chiusa alle sue spalle.
    
    "Ti Amo!".
    
    Nemesi 
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