La troia in piscina e l'amico maturo
Data: 20/03/2018,
Categorie:
Trans
Autore: Zanty, Fonte: Annunci69
... bene. Ma come mai un serpente.. se posso chiedere?”
Lui scoppiò in una risata “No no, hai fatto bene a chiedere, è una storia divertente, risale ad un vecchio soprannome, ancora quando ero giovane a militare. Diciamo che mi è un po’ rimasto e così ho deciso di onorarlo in questa maniera”
Rimasi un po’ incuriosito “Ovvero? Che soprannome?”
“Sei proprio curioso haha! Mi chiamavano Anaconda, avevano viso che avevo una minchia tanta” e scoppiò in una risata.
Inutile dire che divenni completamente rosso. Avevo intuito le sue doti, visto che erano particolarmente palesi in quel misero costumino, ma non pensavo di certo che me le avrebbe sbandierate in maniera così palese.
Cercai di chiudere velocemente la conversazione, dopo tutto avevo avuto la eccitante visione che speravo. Ero di nuovo sul punto di andare via, quando Alessandro tirò fuori una boccetta di olio dallo zaino e cominciò a spalmarselo su tutto il corpo.
Stavo per imprecare, quel bastardo mi stava tentando di nuovo! Come avrei potuto giustificare la mia presenza li a quel punto? Non pensai troppo, rimanevo semplicemente impalato ad osservare il corpo perfetto di quel maschio mentre si copriva di olio.
Mi punzecchiò di nuovo “A******, ma non hai caldo vestito così? Non ti viene voglia di farti un bagno?”
Cercai di evitare il discorso, ma stranamente Ale cominciò a farsi insistente, chiedendo di tuffarmi con lui e godermi l’acqua. Dopo un paio di rifiuti da parte mia era ormai evidente come si ...
... fosse impuntato al punto di non lasciarmi altra scelta, d’altro canto lo conoscevo, era una persona abituata a non ricevere mai un no da nessuno, nemmeno da chi lo odiava. Solo.. come avrei fatto a non farmi scoprire? Mi dovevo buttare vestito?
Non ci pensai due volte: presi e partii di scatto verso la piscina con l’intento di buttarmi, una cosa veloce e pulita, un bel tuffo, una nuotata a rana, uscire e nascondermi in casa con la scusa di andare a cambiarmi i vestiti: sarebbe stato tutto perfetto.
Non fu così: Alessandro serrò il suo forte braccio attorno al mio fermandomi. Neanche con tutta la mia forza mi sarei liberato da quella presa.
“Che fai! Hai paura di spogliarti? Vuoi nascondermi qualcosa?” questa volta il tono di Ale era particolarmente serio, come se sapesse cosa nascondevo.
Ormai non sapevo più che fare, avevo il cuore che batteva all’impazzata ed ero diventato completamente rosso, senza contare che sotto quei vestiti pesanti stavo pure sudando un sacco.
Non so cosa mi prese a quel punto: riuscì in qualche maniera a divincolarmi ed allontanarmi un po’ da lui, solo per fermarmi, guardandolo negli occhi
“Che cosa faiiii! Vattene in casa!” pensavo, ma il mio corpo non mi rispose. Quello che feci, invece, fu togliermi la maglia e i pantaloni, mostrandomi a quel maschione meraviglioso in tutta la mia troiaggine. L’intimo candido splendeva sotto il sole pomeridiano, risaltando il mio corpo esile e candido, che veniva esposto allo sguardo sorpreso di ...