1. La troia in piscina e l'amico maturo


    Data: 20/03/2018, Categorie: Trans Autore: Zanty, Fonte: Annunci69

    ... Da quello che so, loro si erano conosciuti durante la leva militare. e, mentre mio padre aveva lasciato quella strada per dedicarsi ad altro, Alessandro aveva deciso di continuare, facendo carriera e aumentando parecchio di grado. E’ un uomo massiccio, alto quasi due metri, calvo e con un fisico scolpito. Non nego che mi è spesso capitato di pensare a lui nelle mie fantasie.
    
    Molto imbarazzato, gli chiesi se gradiva un caffè o una fetta di torta, cosa che accettò ben volentieri. Ci accomodammo in un piccolo tavolino in giardino e parlammo per una decina di minuti del più e del meno: come stavano i miei, se con l’università stesse andando tutto bene o se avessi una ragazza. Tutti discorsi di circostanza, che parevano essere fatti solo per riempire quel tempo che doveva passare con me perché si sentiva obbligato. Tuttavia potevo notare come, di tanto in tanto, mi scrutasse più intensamente, facendomi temere che avesse notato qualcosa.
    
    Terminati quei brevi discorsi, si diresse verso la piscina. Mi congedai dicendogli che sarei andato in camera e che, in caso di qualsiasi problema, poteva tranquillamente cercarmi li. Inutile dire che ero particolarmente sollevato che non avesse notato nulla.
    
    Mentre mi allontanavo, tuttavia, la parte più puttana di me prese il sopravvento e mi sussurrò: “E tu vorresti davvero perdere la scena di quel pezzo di figo che si spoglia? Adesso che ne hai l’occasione?!”. Mi morsi il labbro. Cazzo! No, non volevo perdermela!
    
    Mi girai di scatto ...
    ... e tornai fuori verso la piscina, non avevo tempo per cambiarmi. Forse avrei pure potuto fargli un video se fossi stato abbastanza discreto. La sola idea mi eccitava tantissimo.
    
    Alessandro si era sistemato in un lettino e si era già tolto la maglietta, rivelando un fisico da urlo: spalle larghe, pettorali gonfi ed addominali scolpiti, ben abbronzato e con uno strano tatuaggio di un serpente che, dal centro dello sterno, formava una sorta di spirale, scendendo in basso fino all’inguine e sparendo nei pantaloncini. Si fermò un momento, guardandomi stupito:
    
    “E te che ci fai di nuovo qua?! Mi fai un po’ di compagnia?”
    
    Io, cercando di mascherare il mio imbarazzo, risposi con un “Ecco.. si, volentieri!”.
    
    “Ah fa pure come vuoi haha”
    
    In silenzio si tolse anche i pantaloncini, al di sotto indossava uno slip aderente di un nero lucido che, con mia grande gioia, conteneva a malapena il suo pacco rigonfio facendolo ciondolare ad ogni movimento. Probabilmente rimasi troppo incantato da quella visione, dal momento che Alessandro si accorse della cosa.
    
    “Ehm… Stai guardando qualcosa A******?”
    
    “N-niente di particolare… ecco… sai, n-non pensavo che si potessero avere tatuaggi del genere nell’esercito” Dissi, sperando non avesse notato il palese fatto che gli stavo fissando il pacco
    
    “Ah in realtà si, basta che siano in posti poco visibili. Mi piacerebbe molto fare qualcosa anche sulle braccia, ma quello non è concesso purtroppo”
    
    “Peccato, penso saresti stato davvero ...
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