Il viaggio
Data: 27/10/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: TheWriter, Fonte: Annunci69
L'appuntamento con Antonio e Domenico era per le 21,30 alla stazione di servizio della Tamoil davanti ai palazzoni di Largo Gualtieri. Da lì avrebbero imboccato l'autostrada in direzione di Roma dove, secondo i calcoli di Giuseppe, sarebbero arrivati intorno alle sette del mattino.
Il programma prevedeva che, una volta arrivati nella capitale, sarebbero prima passati in albergo per lasciare Anna, e poi avrebbero proseguito per presentarsi all'incontro delle 9,00.
Se per Giuseppe, Antonio e Domenico quel viaggio rappresentava un'occasione di lavoro da non lasciarsi sfuggire, per Anna era invece una vera e propria vacanza. Lei e Giuseppe, infatti, sarebbero rimasti in città fino a domenica per girovagare tra le vie del centro e fare spese, mentre Antonio e Domenico sarebbero ripartiti il giorno stesso con il treno delle 17,50.
Anna e Giuseppe si conoscevano dai tempi della scuola e, a differenza di molti loro amici, si erano sposati che erano ancora due ragazzini. Dopo la licenza media lui aveva cominciato a lavorare nel cantiere del padre, mentre lei, di due anni più giovane, aveva preso il diploma e atteso pazientemente che Giuseppe mettesse da parte i soldi per risistemare la piccola casa nel rione Loreto.
Il luglio seguente avrebbero festeggiato dodici anni di matrimonio e alcune volte, pensando a come erano volati via quegli anni, Anna si chiedeva se avesse fatto bene a seguire i consigli della madre e della sorella che l'avevano quasi spinta all'altare. Non ...
... che non fosse felice con Giuseppe, ma, i racconti delle amiche o delle cugine, di tanto in tanto, le facevano venire il dubbio che le sorprese della vita per lei fossero terminate troppo presto. Giuseppe era stato il suo primo e unico amore, il ragazzino a cui aveva dato il primo bacio e l'uomo che aveva preso la sua verginità sui sedili di una macchina una sera d'estate. Dopo il matrimonio avevano provato immediatamente ad avere un figlio, ma nonostante l'impegno, questo dono non era mai arrivato. Questa cosa l'aveva fatta stare molto male, e ancora di più l'aveva fatta soffrire il fatto che Giuseppe non avesse mai voluto, in alcun modo, indagare sul perché non riuscisse a rimanere incinta. Eppure, il suo corpo sembrava fatto apposta per quello scopo. I fianchi abbondanti, il seno pronunciato, una corporatura robusta che tuttavia lasciava gambe e braccia decisamente più magre. Quando usciva per una passeggiata al corso, Anna non passava di certo inosservata.
L'auto imboccò il piazzale della stazione di servizio ed i fari illuminarono Antonio e Domenico appoggiati al muretto che separava le pompe di benzina dal piccolo bar. La macchina si fermò accanto ai due che, dopo essersi chinati per raccogliere il proprio bagaglio, si avviarono verso i lati dell'auto.
"E' tanto che aspettate?" chiese Giuseppe mentre sbloccava le portiere.
"No", dissero quasi contemporaneamente i due, prendendo posto nei sedili posteriori.
“Ciao”, disse Anna voltandosi verso di loro.
"Ciao ...