Il datore di lavoro / la trasferta
Data: 26/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: giustinos, Fonte: Annunci69
Erano passati diverse settimane da quel primo incontro, nel frattempo eravamo entrati in emergenza da pandemia e metà dell'ufficio era a casa in smart working. Il mio capo sin dal giorno dopo si comportava come se non fosse successo nulla, tanto che sono arrivato a pensare che fosse tutto frutto della mia immaginazione. Probabilmente la tensione creata dal periodo aveva smorzato in lui la voglia di approfondire le nostre esperienze.
Poi un lunedì mattina un mio collega mi informa che saremmo dovuti andare da un nostro cliente nella bergamasca, l'ordine che avevo espletato io in Cina era arrivato, ma secondo lui mancavano delle parti essenziali o comunque non aveva idea di come assemblare e mettere in produzione il macchinario che aveva acquistato tramite noi.
Data la carenza di lavoro in quel periodo capitava a fagiolo, lavorativamente parlando, anche se questo mio collega, fra tutti quelli in ufficio, era il più brutto e il più detestabile. Il sexappeal di una lavastoviglie.
Passo l'intera giornata a sbrigare pratiche e mi occupo distrattamente della compilazione dei permessi necessari per lo spostamento. Ad essere sincero di passare tre giorni con quella merda d'uomo proprio non ne avevo voglia.
A fine giornata torno a casa, stranamente all'orario stabilito dal mio contratto e mi immergo nella vasca da bagno prima di incontrare uno dei soliti che in quel periodo veniva a scoparmi.
Mentre sono immerso, mi vibra il cellulare, è un messaggio del capo. Sblocco ...
... il cellulare.
"Ei, ho saputo che vai a Bergamo con XXX, non divertitevi troppo!"
Ne intuisco il tono ironico, tutti odiano XXX, se non fosse il nipote di uno dei nostri maggiori clienti dubito fortemente che sarebbe stato assunto per le sue scarse capacità!
"Mi taglierò le vene per le troppe risate"
Rispondo cercando di comunicare in modo ironico il disagio che mi crea la situazione.
"Se venissi io sarebbe meglio?"
Non capisco se vuole alludere a qualcosa, mi tengo sul vago
"Che domande! Ovvio!"
"Ah la mia pompinara preferita quindi ne sarebbe felice?"
Le molestie sul lavoro sono un problema serio, ma essendo più che consenziente alle sue attenzioni, il reato non sussiste!
"Molto contenta!"
Non risponde
Passa la serata, visualizza il messaggio, ma non risponde.
Mi agito un po', non vorrei essermi spinto un po' oltre, nonostante a cominciare fosse stato lui.
La mattina dopo, come sempre, mi alzo, mi doccio, faccio colazione e vado al lavoro.
Appena entro in ufficio, mi si piazza davanti XXX. Come cominciare un giorno nella merda, penso.
"Ciao! guarda il boss ha detto che ti accompagnerà lui, questo è un cliente troppo importante, mi spiace, devi passare tre giorni con il capo!"
Tre pensieri contemporaneamente nella mia testa:
1- Che bello, a questo giro mi scopa!
2- Che cazzo ti dispiaci sfigato, passare tre giorni con te è una condanna penale
3- Quanto cazzo sei sfigato per chiamarlo boss... cazzo siamo negli anni ...