1. Addio al nubilato con gioco hot


    Data: 25/10/2019, Categorie: Lesbo Autore: Lisa02, Fonte: EroticiRacconti

    Quest’estate sono stata all’addio al nubilato di una mia amica. È la prima volta che partecipavo a un addio al nubilato ed ero estremamente eccitata e curiosa dell’evento.
    
    Mentre con le altre invitate organizzavamo chiedendoci cosa poter fare di divertente nella serata, cercando su vari siti internet, spulciando molto bene ho infine trovato un libriccino che sembrava fare al caso nostro intitolato “Obbligo o verità?: sfide piccanti e piccantissime per un addio al nubilato da urlo”. Incuriosita dal titolo e dalla descrizione ho deciso di acquistarlo e appena mi è arrivato a casa non sono riuscita a resistere alla tentazione e l’ho sfogliato per farmi un po’ un’idea degli obblighi che c’erano. Be’, la cosa si prospettava molto divertente e interessante!
    
    La sposa si chiamava Letizia ed era una ragazza di quasi trent’anni, riccia, bionda, molto bella anche se con qualche chilo di troppo. Ma con la scusa del matrimonio s’era messa a dieta e quando la vidi alla festa pareva un’altra e rimasi di stucco, quasi un pizzico eccitata. Non era diventata chissacché, mica uno stecchino pelle e ossa, era ancora bella in carne: ma con quel poco di ciccetta che ti rende – specialmente col vestito adatto – formosa e non grassa. Le sue curve adesso avevano il risalto che meritavano: e con quel vestitino scollato, con spalle e schiena scoperta, era davvero sexy. Non fraintendetemi non sono lesbica, ma se lo fossi lei sarebbe il mio tipo ideale. In ogni caso non nascondo che qualche volta ...
    ... ho fantasticato di fare qualcosa con un'altra donna.
    
    Sta di fatto che man mano che la serata andava avanti e i primi drink andavano giù, mi incantavo sempre più spesso a osservarla e a farmi certe fantasie… mi immaginavo come sarebbe stato baciare le sue labbra rosa scintillanti di rossetto, e come doveva essere toccare le sue grosse tette che per metà facevano capolino dalla scollatura del vestito, strette strette tra di loro, belle piene ed abbondanti, che sobbalzavano ad ogni suo movimento, ad ogni risata. E aspettavo il momento per proporre il gioco.
    
    Il momento arrivò naturalmente appena finita la cena, quando già tutte avevamo bevuto qualche bicchierino ed eravamo sciolte e disinibite al punto giusto. Il gioco funzionava così: una persona sceglieva obbligo o verità, un’altra apriva il libro in un punto a caso e leggeva l’obbligo o la verità che capitava, e poi toccava alla persona accanto scegliere e anche il libro passava alla persona successiva. Decidemmo anche che la sposa doveva per forza scegliere Obbligo. Ammetto che, avendolo sfogliato, sapevo più o meno dove e quali erano gli obblighi più interessanti e quindi con la scusa che il libro l’avevo portato io e la sposa iniziava per prima a giocare, ero stata io a incaricarmi di aprire il libro per la sposa e così mi ritrovavo sempre io a fare le veci del destino per lei, un destino che guarda caso mi era sempre favorevole!
    
    Per non destare sospetti cominciai comunque con qualcosa di molto leggero e tranquillo ...
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