In spa con mia sorella – cap 2
Data: 23/10/2019,
Categorie:
Incesti
Sensazioni
Autore: Black_ink, Fonte: RaccontiMilu
Usciti dall’acqua noto che mia sorella sembra essere completamente a suo agio a stare nuda, e ci credo con quel fisico da gran gnocca che si ritrova sembra una di quelle modelle in posa per un calendario, nota il mio sguardo su di lei, arrossisco pensando che mi ha beccato a guardarla e cercando di rimanere disinvolto mi avvicino alla tavola imbandita “Fermo! dove pensi di andare?” mi guarda severa per poi indicarmi il pisello nuovamente in erezione “Non voglio che poggi questo coso sul cibo, dimmi cosa vuoi e te lo prendo io” imbarazzato dalla situazione di stare nudi assecondo il suo volere dando uno sguardo alla tavola imbandita di ogni cosa, dalla frutta esotica a quella afrodisiaca, passando per i dolciumi e diversi tipi di cioccolato, inizio ad indicarle cosa voglio e di volta in volta lei si allunga, ogni volta i suoi grossi seni sospesi sulle torte così poco alla volta la faccio allungare sempre di più ed è costretta a chinarsi, i suoi seni quasi sfiorano la torta c’ero quasi riuscito eppure lei riesce a rimanere in equilibrio perfettamente piegata. Proprio seguendo con lo sguardo la sua schiena finisco a fissarle il culo, la tentazione è forte la mano mi inizia a prudere immaginando il suono che avrebbe prodotto darle uno schiaffo sul quel culo “Sognatelo!” dice lei interrompendo i miei pensieri e guardandomi quasi leggendomi nel pensiero “Scordati di toccarlo con quelle manacce da segaiolo” fu forse quel commendo ad imbronciarmi al punto da spingerla quel tanto che ...
... basta da farle affondare i seni proprio nella torta sotto di lei, quando torna dritta le sue tette sono ricoperte di panna, io non riesco a trattenere la mia mia espressione eccitata da ciò “Non ci sono tovaglioli”, lei mi guarda stizzita non potendo fare a meno di darmi ragione “Avevi già previsto tutto eh? Era solo una scusa quella di guardarmi il culo” non aveva la minima idea che tutto ciò, era stato solo un misto di fortuna e imbranataggine da parte mia, abbozzai un sorriso malizioso rubandomi il merito di quel piano, lei sbuffa arrendendosi “Su dai, hai raggiunto il tuo scopo piccolo pervertito aiutami a pulirmi” non persi tempo mi avventai sulle sue tette leccando quella panna e quel cioccolato di cui erano ricoperte, dal suo sguardo sorpreso forse non si aspettava che facessi ciò, poco alla volta la vedo arrossire sentendo i capezzoli duri sotto la mia lingua tanto da poterli stringere tra le labbra “Direi che può bastare, forse è meglio farci una doccia” dice lei rossa in volto con i capezzoli duri a vista, così andiamo alla ricerca di una doccia supponendone che ci fossero poi, guardandoci in giro, nulla che potesse assomigliare una fontana o una doccia “Sarà lì” dissi io dirigendomi verso la porta rossa fermandomi proprio lì davanti, quella porta aveva un qualcosa di strano, “Forse non sono le docce, forse ti ritrovi nella reception con il pistolino di fuori” disse lei schernendomi notando la mia esitazione, esitai quel tanto da farla scoppiare a ridere ed entrare ...