Novella boccaccesca
Data: 20/10/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Idea Clito, Fonte: EroticiRacconti
... d’infilarle nella sua bocca rossa e umida.
Guardandomi con lascivia, tutte le lecco, col suo verme rosso che danzava fora e dentro le labbra, sbavando.
Dicendomi: "dolce signorina il sugo del vostro arrosto è delizioso e credo che carne più tenera mai il mio palato assaggiò.”
Io arrossita in maniera esagerata, anche perché tutti i commensali lesti verso di me giraron gli occhi, guardai il piatto dove lui non aveva ancora addentato neanche un boccone
"Mio caro nipote, in questo periodo nel qual soggiornar potrai nella mia casa, tanti deliziosi manicaretti assaggerai.”
"Ne sono fermamente convinto, caro zio.”
Così dicendo mi guardò con manifesta passione liquida nei suoi occhi tanto belli.
Quando gli ospiti furono congedati il signore mi fece chiamare, mesta di turbamenti, pensando di aver sbaglio in qualcosa, mi avvicinai.
"Cos'è questo viso triste?”
"Ho paura di aver commesso sbagli senza accorgermi?”
"No cara ragazza, tu sei sempre perfetta. Volevo ragguagliarti su mio nipote, che resterà un po' con noi, per trovare ispirazione, per le varie arti dalla scrittura, poesia e pittura. Ancor non sa bene qual è la strada sua. Mi stava prospettando di guadagnar qualche danaro, per non stare al mio giogo e la sera, vorrebbe dividere la tua fatica nel rassettare cucina e sala. Gl’insegnerai l'arte del pulito e lui ti darà un po' della sua sapienza nelle arti e scienze, che tu ambisci molto a scoprir e farne tesoro. Cosa mi rispondi?"
"Sarebbe un ...
... onore, ma non so se sia adeguato che un vostro pari faccia umili lavori.”
"Mia cara, gli umili lavori innalzano lo spirito e ci rendono più consapevoli dei fatti del mondo.”
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Messera, mi state dicendo che ieri sera, mentre io attendevo un vostro cenno, un vostro messaggio, qualcuno ha messo le mani là dove solo le mie dovrebbero essere e sfruttando il piacere che le mie parole vi avevano dato, si è leccato il mio nettare. Scommetto che a breve vi mostrerà il suo baccello e voi lo sbuccerete strofinandovelo ovunque. Mentre è solo la mia di fava, che dovreste succhiare e dalla quale farvi montare.
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"Ora tornate pure in cucina a desinare e riposarvi, intanto che col nipote mio ingolliamo un altro po' di liquore, prima di lasciarlo alle faccende.”
"Come, non avete ancora desinato? Zio siete crudele lasciar tutta la sera una così laboriosa fanciulla a dimora.”
"Non preoccupatevi, son abituata e ogni tanto spizzico qualcosa, ora vi lascio soli.”
Dicendo codeste cose, gli occhi del ragazzo negli occhi miei mi lanciavano saette di passione per la serata che s'apprestavamo a passar tra le pulizie.
Dalla cucina, tendendo l’orecchio udii queste precise parole.
"Dunque nipote mio, mi raccomando a te, non pensar neanche per ischerzo di far soffrire quella fanciulla, o avrai una punizione come un qualunque servo.”
"Ma zio! Come potete pensare che io possa far soffrire una così bella donna. Semmai godere e divertir la farei.”
"Attento! ...