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Novella boccaccesca
Data: 20/10/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Idea Clito, Fonte: EroticiRacconti
Di mestiere faccio l’antiquario, ho molti contatti in giro per il paese e viaggio per raggiungerli, acquistando ogni tipo di oggetto che possa rivendere per trarne guadagno. Qualche mese fa, al nord, ho comprato un secrétaire, l’ho portato nella mia bottega e aprendolo, ho scoperto un cassetto segreto, nel quale ho trovato un vecchio carteggio, risalente probabilmente al tardo medioevo, nel quale una serva e un cavaliere si messaggiavano prendendo appuntamenti e raccontandosi storie erotiche. Ho deciso di riportarlo fedelmente, senza filtro né correzioni. Buona lettura. ________________________________________________________________________________________ Dolce fiore, sono sensibile alle dita inzuppate, alle fesse umide ed i culi accoglienti. E voi dite messera, accogliente lo siete davvero? Il vostro sesso è ricoperto di riccioli boscosi, oppure è liscio come un prato inglese? ---------- Oh siii Mio cavaliere, molto accogliente e bollente son io. Il mio praticello è più un'aiuola. Bassa vegetazione, morbida al vostro tatto. ---------- Mia primula, sollazzar con lingua dita e verga su quel praticello morbido vorrei. Labbra rosee schiuse tra le cosce spalancate. Come sono messera le vostre colline sormontate da pistilli rosa? ---------- Che gaudiose e lascive parole, mi piacerebbe molto, non lo nego. Le mie colline sono, ampie e morbide valli e i pistilli rosei, insolenti al minimo sentire odor di eccitazione, si ergono ...
... subito sull'attenti, pronti ad accogliere mani e labbra avide di godimento. ---------- Colline dite, mia cara messera, immagino il vostro décolleté mentre sparecchiate i tavoli. Venite dunque, avanzate pure verso la patta dei miei calzoni, sentite quanto questa tumescenza prende vigore al tocco delle vostre dita? Poi ricambierò assai volentieri scendendo tra le cosce a succhiare il vostro nettare. ---------- Grazie, siete molto gentil nel porgervi a me con questo linguaggio eccitante. Si il mio décolleté a volte è d'imbarazzo e arrossire e gonfiar le patte fa. ---------- Or dunque non esitate, seguitemi sotto le scale, dovremmo trovare un bugigattolo buono per raccogliere i nostri corpi e mischiarli tra loro. ---------- Oh si, più tardi all'imbrunire. ---------- Quando la notte sarà completamente buia, vi verrò a raccogliere, nel frattempo vagheremo eccitati, voi bagnata e io tumescente. ---------- Vi aspetterò fremente, caro messere. Qualche ora più tardi, attraverso un messo, fa giungere al cavaliere un altro messaggio. Purtroppo, il mio lavoro alla cena di corte, si è prolungato più del previsto, molti ospiti, il signorone del castello ha invitato a cena e non vorrei togliervi il sonno, aspettandomi fuori al buio e freddo, immagino che voi abbiate il suon del gallo molto presto. Mi dispiace, ma se volete lasciarmi vostre missive, io domani ne prenderò carico, leggendo con ardore e poi vi risponderò, sicuramente. Dolce ...