Alessandra, la schiava inconsapevole
Data: 15/10/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Simara, Fonte: RaccontiMilu
... una volta deglutito l’ultimo goccio del nettare divino il gusto iniziò a bussare ai suoi sensi cominciando dalla bocca dello stomaco riempiendo rapidamente tutto l’esofago la faringe uscendo dalla bocca e riecheggiando persino nel naso. Il sapore, l’odore la nausea, alimentati dal pensiero, iniziarono a trasformanti in spasmodici conati. Giuliano sapeva che era una questione di secondi e, con incredibile lucidità interruppe la sovrana accovacciata sopra di lui che si stava apprestando ad offrirgli un secondo drink. Alzandosi di scatto (facendo istintivamente alzare anche Roberta) chiese: ‘Padrona, non capisco cosa mi succeda! Dov’è il bagno?’ Miracolosamente Roberta capì e glielo indicò. Giuliano raggiunse il water ‘ quello vero ‘ appena in tempo per scaricarvici dentro tutto il liquido appena ingerito. Si aspettava che Roberta gli chiedesse delucidazioni per non essere riuscito a bere senza vomitare e stava già pensando a come giustificarsi quando avvertì una forte pressione sulla nuca. Era il piede di Roberta che la stava calando infondo alla tazza quasi a toccare con le labbra ed il naso il suo stesso vomito. R: ‘Che succede? Chi sei?’ (forse il dubbio che si fosse interrotto il collegamento fra Alessandra e Giuliano le aveva attraversato la testa ma non abbastanza da rinunciare a dominare il fantoccio). Giuliano, dal canto suo, sentendosi trattato in quel modo, decise di tentare di portare avanti la recita e di non interrompere la sessione anche perché, dopo tutto ...
... ormai aveva vomitato e peggio di così non credeva potesse andare. A: ‘Sono Alessandra Padrona, non so cosa succeda’ una forza a me sconosciuta mi ha costretta ad alzarmi’ Roberta immaginò che il corpo di Giuliano, sebbene immunizzato dalla pastiglia, non avesse retto al disgusto provato mentalmente da Alessandra e avesse reagito in quel modo. Credeva ancora quindi che Giuliano fosse totalmente protetto e che si trattasse solo di abituare la larva umana al gusto dell’urina. Tirò l’acqua mantenendole col piede la testa nel water e quando le permise di risollevarsi la trovò col viso tutto bagnato. R: ‘ahahahah che buffa che sei! Ma almeno sei pulita! Sai, non sopporto i cessi sporchi. Avanti sdraiati che non ho ancora finito con te!’ A: ‘Non’ non ha finito? Ma Padrona, non ce la faccio’ ho appena’ Senza darle il tempo di finire la frase, Roberta riabbassò le braghe e le mutande e le si sedette direttamente sulla bocca interrompendo la sua lamentela. R: ‘Ora taci e bevi! Tieni la bocca aperta e deglutisci ogni volta che mi fermo!’ Giuliano tremava, era paralizzato dall’eccitazione e dalla sorpresa. Il piscio prese a cadere dentro la sua cavità orale e, accumulandosi, iniziò a risuonarvici. R: ‘Ma sai che sei proprio come i cessi tradizionali? Fai lo stesso rumore della pipì che cade nell’acqua ma tu sei meglio; sei ecologica! Tu non sprechi l’acqua, usi solo il piscio ahahahah.’ E finendo la frase interruppe il getto. Senza dire un’ulteriore parola la guardò negli occhi per farle ...