1. Il tecnico sky 1


    Data: 14/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: troiettobisex, Fonte: Annunci69

    ... dita, appoggio la sua gigantesca cappella al mio sfintere e con un colpo secco e potente me lo infilo dentro fino ai coglioni.
    
    Sentii il mio buchino dilatarsi oscenamente e dolorosamente per far spazio a quel palo di carne caldo. Urlai a bocca spalancata per il dolore, delle lacrime presero a scorrermi sul viso. Mi sentivo piena e sfondata. Mi tirò indietro la testa per i capelli facendomi inarcare la schiena e prese a scoparmi cavalcandomi con ritmo crescente. Mi misi a piangere.
    
    "Ti rompo il culo puttana!!!" Senza badare ai miei gemiti di dolore affondava il suo scettro con violenza inaudita., chiusi gli occhi e strinsi i denti mugugnando. A un affondo più forte degli altri aprii la bocca e urlai ma il suono che ne usci non era più di sofferenza come quelli precedenti. Girai la testa e vidi la scena riflessa nello specchio del corridoio davanti alla porta della cucina.
    
    Legata, piegata sul tavolo e inculata selvaggiamente senza alcun riguardo. Mi sentivo sottomessa, mi sentivo una troia e nonostante il dolore dovetti ammettere a me stessa che ero eccitatissima e che avere quel grosso cazzo piantato nel culo mi piaceva moltissimo.
    
    La sensazione di essere legata e riempita da un grosso bastone di carne era fantastica e inaspettatamente, senza nemmeno sfiorare il mio uccellino godetti eiaculando sul pavimento in un orgasmo completamente anale
    
    "Ti piace, vero zoccola, te lo sfondo...dopo il mio trattamento vedrai che potrai prenderne dentro anche due insieme in ...
    ... questo culo da troia " disse ricominciando a sculacciarmi.
    
    “Sei la mia cagna, dillo Troia, dillo !”
    
    “Siiììì, sono la tua cagna” dissi sbavando di lussuria per l’incredibile orgasmo che quel bastardo mi aveva procurato. Tirandomi per il collo della camicetta mi scaraventò per terra e mi trascinò davanti allo specchio appeso nell’ingresso, mi fece mettere in ginocchio con la testa appoggiata a una sedia e subito riprese a incularmi. Mi sentivo sovrastata, Si piegò sopra di me, avvicinando la bocca al mio orecchio sinistro. Il suo alito caldo sul collo, i suoi insulti, le sue sculacciate e il palo che entrava e usciva dal mio culetto dilatato mi fecero entrare in uno stato che non avevo mai provato prima godendo del pensiero di essere la sua schiava, la sua puttana. Tirandomi per i capelli mi fece alzare la testa e guardandomi nello specchio il piacere di essere dominata aumentò ulteriormente. Vedevo riflessa la mia faccia femminea che non poteva trattenersi dall’esprimere godimento per quella dolorosa penetrazione e subito dietro quella massiccia di un uomo prepotente che con le mani intorno al mio collo mi inculava a ritmo selvaggio.
    
    Improvvisamente si fermò ed estrasse l’uccello. “Non ti muovere puttana”
    
    Girai la testa e lo vidi tornare in cucina e frugare nella sua borsa degli attrezzi.
    
    Tornò verso di me con in mano una forbice e un cellulare di fattura molto moderna. Accese la luce del corridoio e un attimo dopo sentii il freddo delle forbici contro i miei ...