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Il tecnico sky 1
Data: 14/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: troiettobisex, Fonte: Annunci69
... tecnico che aveva avuto buca da un altro intervento ed era venuto prima. Balbettai qualcosa e poi aprii il portoncino dello stabile. Avevo il tempo di due piani di scale per decidere cosa fare, corsi in bagno per provare a rimettermi in sesto ma poi dopo essermi visto allo specchio decisi di accoglierlo in casa vestito così. Forse l’eccitazione del momento o forse il fato che non avevo tempo mi convinse ad accogliere quel estraneo in casa vestito da femmina. Suonò il campanella del piano ed andai ad aprire la porta. Mi ritrovai di fronte un uomo alto, corpulento e massiccio dall’aria decisa, rozza e un po’ strafottente. "Permesso" bofonchiò entrando "Prego " risposi guardando per terra e cercando di falsare la voce. Una volta dentro lo accompagnai in sala dove c’era la tv e l’impianto vecchio. Andò a controllare e io ne approfittai per osservarlo bene. Era davvero un bell’uomo con una muscolatura da palestrato. Chissà cosa avrebbe pensato quell’uomo se avesse saputo che in mezzo alle gambe avevo un piccolo uccellino al posto di un fighetta ? Si era inginocchiato e stava preparando tutta la sua attrezzatura per iniziare il lavoro. Lo osservai attentamente per qualche minuto poi mi avvicinai appoggiandogli una mano sulla spalla destra. "Vuole qualcosa da bere ?" chiesi con voce carezzevole. Alzò la testa e mi guardò con un espressione dura che mi mise a disagio. Forse ha capito che non sono una ragazza pensai. "Si, una birra può andar bene" ...
... rispose alzandosi e facendolo mi accarezzo rudemente il sedere e la schiena. A quel contatto un brivido mi attraversò il corpo. Presi la birra dal frigo, la aprii e ne riempii un bicchiere. Glielo porsi ma lui mi strappo dall’altra mano la bottiglia e mi disse “quella bevila tu, nel bicchiere.” Io impaurita feci un passo indietro ma andai a inciampare nei cavi antenna arrotolati per terra, e caddi a gambe all'aria. La gonna si alzò mettendo allo scoperto le mie gambe e il leggerissimo tanga nero coperto dai collant che nascondeva un piccolo ma evidente uccellino. L’uomo mi fissò esterrefatto puntando esplicitamente lo sguardo sulle mie gambe e sul mio pube. Allungò una mano e mi palpeggiò rudemente. Vidi i suoi occhi appannarsi come riempiti da una improvvisa scarica di eccitazione. Mi afferrò per i capelli. Gli presi la mano per cercare di liberarmi dalla sua presa ma era troppo forte, In preda al terrore mi misi a urlare ma appena iniziai mi colpì con una sberla che mi fece ammutolire. Sentivo la guancia arrossata che mi bruciava. Senza dire niente e tenendomi saldamente per i capelli si slacciò la patta ed estrasse un uccello di dimensioni colossali. “Zitto e succhia frocio del cazzo”. Me lo infilò in bocca con forza e mi sentii soffocare. Mi spingeva la testa avanti e indietro, facevo fatica a respirare e iniziai a lacrimare. Era la prima volta che avevo un cazzo in bocca almeno nella realtà e non nei miei sogni. Me lo spingeva in gola e mi veniva da ...