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Loredana
Data: 11/10/2019, Categorie: Sensazioni Tradimenti Voyeur Autore: Santissima, Fonte: RaccontiMilu
... erano così presenti come lo sono oggi. Amici che si preoccuparono della mia condotta, della mia ovvia ninfomania, cominciarono a parlarmi per aiutarmi perlomeno a non fare delle cose di cui mi sarei pentita in futuro. Naturalmente il mio andamento universitario lasciava molto a desiderare visto che praticamente ero in festa 24 ore su 24. Questa vita cominciava però ad annoiarmi e la necessità di migliorare i voti e dare esami decenti per non andare fuori corso mi diedero quella spintarella per rimettermi in carreggiata. Questo e forse anche il fatto che oramai in facoltà avevo preso un soprannome che faceva rima con Loredana. Impegnandomi riuscii a terminare l’università con la mia bella lode. Con la laurea in tasca girovagai per diverse città cambiando lavoro più volte facendo la stagista, assaporando questo nuovo capitolo della mia vita facendomi nuove amicizie e collezionando esperienze, finché cominciai a lavorare nell’attuale ditta che in quel periodo era diretta ed apparteneva al mio futuro suocero. Subito il mio nuovo principale mi prese in simpatia e divenni la sua mano destra, seguendolo spesso a fiere, mostre e appuntamenti di lavoro. Ho cercato di stare fuori dai guai in ditta evitando di uscire con i colleghi nonostante ci sia stata qualche occasione. Dopo qualche anno di indisturbato lavoro in ditta apparve questo tipo con circa 10 anni più di me, molto bello con due occhi sconvolgenti, non troppo alto cosicché nei miei tacchi più alti lo sovrasto di ...
... qualche centimetro. Era il mio futuro marito. Mi ricordo che nel giorno del nostro primo incontro indossavo una gonna di pelle a tubino al ginocchio e lui più tardi ammise che fu proprio guardando il mio culetto che mi prese di mira e decise di rompere il ghiaccio. Comunque all’inizio non lo presi sul serio e lo ignorai bellamente. Cominciò ad apparire in ditta saltuariamente e poi sempre più spesso, scoprii presto che era il figlio del titolare che stava per subentrare al padre che si preparava ad andare in pensione. Mi sentii un po’ in imbarazzo a causa della mia prima reazione, ma lui non sembrò serbarmi rancore. Dopo qualche mese a tutti gli effetti aveva preso in mani le redini dell’azienda e lavorando assieme cominciammo a conoscerci meglio. Avendo notato che Francesco risultava particolarmente interessato quando indossavo capi in pelle, cominciai a indossare pantaloni e gonne in pelle con una certa regolarità e cominciai a flirtare con lui dopo che si era instaurata una buona confidenza. Il mio flirt con lui mi diede una pessima reputazione in ditta e fui etichettata come arrivista il che non mi interessó un granché visto che ero veramente attratta da lui. Per farla corta: cominciammo a frequentarci anche fuori dal lavoro e finimmo sposati con prole. Dapprincipio l’intesa fu fenomenale, da subito il sesso fu fantasioso e molto „vocale“, eravamo sulla stessa lunghezza d’onda. Francesco mi confessó presto il suo debole per gli indumenti di pelle. Ero felice di ...