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Io e le mie amiche. Avventure estive
Data: 06/10/2019, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... le tue ma è una bella fighetta” Sono diventata rossa per la vergogna e sono rimasta paralizzata, mi sono trovata impacciata e sarei voluta andare via ma non ne sono stata capace inoltre non ho saputo dove mettere le mani e come comportarmi. Mi sono ritrovata in una situazione in cui avrei voluto fuggire ma allo stesso tempo restare perché mi piaceva e l’ho trovata intrigante. Michela si si è levata la canottiera ed ha sganciato il reggiseno. Le sue tette sono apparse più belle di come le avevo viste come in spiaggia ed ho pensato che avesse emesso sulla pelle qualcosa per valorizzarle. Giorgio si è subito avventato per leccarle i capezzoli. Io mi sono eccitata e l’ho dedotto dall’umidità che sentivo nelle mutandine. Michela mi ha tenuto per mano e non mi ha lasciata allontanare. L’azione incessante e quasi famelica di Giorgio l’ha fatta mugolare a bocca aperta accompagnando il tutto con respiri profondi. Con il passare dei minuti, con mia sorpresa, una mano di Michela si è insinuata fra i nostri corpi, l’ho sentita scendere verso il mio pube. Le dita si sono mosse veloci e sono entrate sotto la mia mutandina per andare subito direttamente a giocare con il mio clitoride. Giorgio è sceso a toccarle la fighetta ed il respiro di Michela si è fatto molto affannoso. Ho visto le sue narici dilatarsi per evitare le urla ed ogni tanto l’ho sentita nitrire. Anche il bacino ha preso ad ondeggiare. “Oh! amore mio! Come è bello. Sono in calore. Ho voglia di te” Giorgio ha fatto uscire il ...
... suo cazzo dai pantaloni e poggiandolo tra le gambe, lentamente, ma molto lentamente, ha iniziato a chiavarla ed io a toccarle le tette che trovo fantastiche sia per consistenza che per la pelle liscia come le pesche. Anche io sono tutta un fuoco e sto godendo senza toccarmi. Vorrei il cazzo di Giorgio ma vorrei che Michela raggiungesse il massimo del piacere. Sotto la spinta dei colpi di Giorgio, Michela raggiunge una infinità di orgasmi che, puntualmente, vengono annunciati da gridolini di piacere. La mano di Michela è sempre sul mio clito ed il movimento delle sue dita diventa frenetico. L’intervallo tra un grido e l’altro diminuisce sempre di più, è il preludio dell’orgasmo e del raggiungimento dell’apice del piacere. Il suo corpo è scosso da tremiti e Giorgio aumenta l’andatura. Guardo il cazzo che entra ed esce da quella fessura incandescente e bagnata sempre più velocemente. Lei spinge il suo bacino contro di lui. Poi un grande urlo. Michela sta godendo ed anche io sono lo strumento del raggiungimento del suo piacere. “Oh! Amore. Sì, continua così. Dai, spingi più forte. Ti amo! Ti amo!” Nello stesso momento anch’io raggiungo il culmine. Il cazzo di Giorgio erutta fiotti di sperma che inondano la vagina di Michela andando ad infrangersi contro il suo utero. Giorgio non è esausto ed estrae il cazzo dalla sua figa e me lo appoggia. Vuole entrare in me. Ho paura di rimanere incinta. Gli prendo in bocca il cazzo lo succhio. Mi sgrilletto di nuovo furiosamente e vengo. Lui ...