1. Io e le mie amiche. Avventure estive


    Data: 06/10/2019, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Già pubblicato il 24 Luglio 2011 su raccontimilu .
    
    Quando ho finito la scuola a diciannove anni, sono andata a stare per un paio di mesi da una mia zia che abita in Sardegna in una casa vicino al mare. Quando le ho detto che sarei andata da lei ne è stata molto felice ed all’arrivo mi ha dato una piccola stanza tutta per me. I primi giorni è stata dura perché non conoscevo una parola di dialetto e li tutti lo parlavano di conseguenza non riuscivo a fare amicizia con nessuno. Poi grazie anche alle mie cugine ho iniziato ad apprendere qualche parola e per puro caso ho conosciuto Michela. Una mattina mi sono andata in un bar vicino alla spiaggia, come spesso accade sull’isola era una giornata ventosa. Michela, di cui ancora non conoscevo il nome, mi guardava con insistenza. Lei con delle sue amiche parlavano fra di loro ma dopo alcuni minuti si è avvicinata a me e mi ha chiesto se volessi unirmi al loro tavolo. Io ho accettato felicemente perché loro sarebbero così diventate mie amiche. Michela era una ragazzina della mia età, più bassa di me con i capelli castani, molto spigliata e dava l’impressione di essere autonoma in molte cose, sembrava più matura di quel che fosse. Lei mi ha presentato le sue amiche. Una è Alice, una ragazza che veniva dal nord dell’isola, pelle chiara, occhi azzurri come il mare, bionda con dei ricci bellissimi. Ho pensato che i genitori non fossero entrambe sardi. Anche Alice è della stessa altezza di Michela ma ha già le tette grandi. L’altra ...
    ... ragazza è Marcella, nera di pelle, alta, slanciata, due gambe esili ma forti che finiscono con due belle cosce molto proporzionate. Ha occhi e capelli neri ed un viso tondo e intrigante. Il pomeriggio l’ho passato con loro ed è stata l’occasione per diventare amiche. Nelle giornate successive ci siamo incontrate in spiaggia per chiacchierare, prendere il sole e tutto ciò che quattro ragazzine potevano fare. In spiaggia le ragazze più grandi volendo essere spavalde, ma non solo, prendevano il sole in topless e mi sono ritrovata a fissare qualcuna di loro; quando mi accorgevo che loro notavano il mio sguardo, voltavo il viso guardando da altre parti sperando che le altre compagne non si fossero accorte di quel atteggiamento da guardona. Il fatto è che quelle tette così belle hanno attirato la mia attenzione senza che in quel momento ci fosse un motivo plausibile. Le sere le abbiamo passate a camminare nel lungo mare fermandoci nei bar dove c’era musica, inoltre potevamo mangiare dei gelati e ballare. Una sera, prima di rientrare a casa Michela ci ha detto che l’indomani suo padre con il motoscafo ci avrebbe portato tutte, se avessimo gradito, in un’isola di fronte alla spiaggia per trascorrere tutta la giornata insieme. Il viaggio è stato emozionante con il vento sul viso. Ricordo che tutte quattro abbiamo riso come delle matte per l’emozione e per la nuova esperienza. Il tragitto è stato breve e poco dopo che il babbo di Michela ci ha sbarcato su di una piccola spiaggia bianca, ho ...
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