1. La mia adolescenza 23


    Data: 06/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69

    ... blu con righe orizzontali viola e un pantalone di tuta nero sbiadito. Per non perdere altro tempo, mi prendo per il collo e mi bacia mentre io mi aggrappo alla sua maglietta che e’ così aderente che prima di toccarla mi faceva pensare ad un bodypainting. Indietreggiando, finisce su una sedia e mi accavallo su di lui. Limonando, io gli tocco il collo e la nuca e Connor infila le sue mani sotto la mia maglia bianca. Immediatamente vengo privato dell’indumento e anche io spoglio lui liberando il suo petto massiccio contornato da dei minuscoli peletti rossi. Baciandoci, gli massaggio il torace mentre lui infila i suoi arti dentro la cinta dei miei pantaloni arrivando a toccare l’inizio del solco del mio culetto. Cercando di dare una svolta all’amplesso, mi alzo, gli tiro via il pantalone e mi abbasso tra le sue gambe. Mentre lui si libera dell’indumento, io gli abbasso le mutande e un cazzo di 21cm sbuca fuori. Me lo prendo afferrandolo con la mano destra mentre con quella sinistra mi sbottono la cintura, abbasso la zip e prendo in mano anche il mio.
    
    “Succhia pompinara, succhia”, mi incita
    
    “Il cazzo straniero…mmpphh…e’ il migliore”
    
    “Ne hai visti tanti?”
    
    “Di tutti i colori…mmpphh…mi manca il nero ed ho fatto…mmpphh…l’en plein”
    
    “Sapevo che dovevi essere così brava a succhiare cazzi. Ho notato che mi guardavi a teatro”
    
    “Mi hai stregato”, gli rispondo
    
    “Avrei voluto portarti in uno di quei bagni per scoparti ma mia moglie avrebbe scoperto tutto”, mi svela “ma ...
    ... e’ meglio non averlo fatto perché adesso sono strapieno di sborra”
    
    Proseguo a succhiargli il cazzo, poi me lo sfilo di bocca e gli lecco palle, asta, cappella e poi mi occupo da solo nuovamente il cavo orale. Connor si siede più comodo sulla sedia e fa scivolare la mano destra lungo la mia schiena arrivando a tastarmi le chiappe e a forzare il mio buchetto con il suo indice. Se lo insaliva per bene e poi ricomincia a penetrarmi con tutte le sue dita. Vuole che sia ben aperto quando riceverò la sua minchia anche se non ce n’e’ bisogno. Sono ben aperto da una vita ormai e non mi farebbe male anche il cazzo di un cavallo. Connor mi ordina di prendere un preservativo nel cassetto del suo comodino così mi avvicino a fatica, avendo pantaloni e intimo fino alle caviglie, prendo il condom e glielo porgo mentre mi denudo completamente. L’irlandese riveste di lattice il suo cazzo rossiccio, poi si sputa copiosamente su una mano e passa la sua saliva su tutta l’asta del suo obelisco intimandomi di sedermi su di lui e impalarmi. Cosa che faccio subito dopo infilandomi la sua nerchia su per il culo.
    
    “Ah com’e’ spazioso”, afferma Connor
    
    “Entra, entra ancora di più”
    
    “Quanto ti piace il cazzo?”, mi domanda
    
    “Io vivo per lui”
    
    “Come Bocelli?”
    
    “Solo che io vengo chiamato “Bocchino””, gli dico facendolo sorridere
    
    Connor inizia a scoparmi dolcemente afferrandomi le chiappe mentre io mi abbarbico intorno al suo collo in modo che i nostri busti si tocchino l’uno con l’altro. ...
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