Sei amiche in videochat – 1
Data: 03/10/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... maestoso da supereroina, quasi maschile, ingentilito da grosse labbra e seni maestosi, la ragazza provava verso di lei anche una vaga attrazione sessuale. In più di un’occasione, Chiara si era ritrovata a contemplare la sua amica, immaginandosi avvinghiata a lei, il viso tra i lunghi capelli biondi di Beatrice, in un letto, mentre si sgrillettavano a vicenda, donandosi l’un l’altra profondi orgasmi. In effetti, erano due le cose che non le aveva mai confessato: l’attrazione lesbica che provava verso di lei, e il desiderio di fare sesso con il proprio fratello. Cecilia, una ragazza timida che non poteva vantare un fisico come quello di Beatrice, ma il viso gentile, il corpo longilineo, i capelli castani che tendevano al rosso ed un sorriso discreto che lasciava trasparire una dolcezza profonda che compensavano ogni altra carenza, salutò con un gesto della mano. Anche lei era una sua cara amica, ma una punta di gelosia accompagnava ogni occhiata che le rivolgeva perché Chiara era a conoscenza dell’attrazione che Marco provava nei suoi confronti, come spesso lui sosteneva, seppure con tono di scherzo. Anche Arianna si limitò ad un sorriso ed un cenno con il capo. Assomigliava a Cecilia, sebbene la natura non si fosse sforzata nella stessa misura: era carina, ma nulla di più. Era meno timida e più aggressiva. Per lo meno, Arianna amava le ragazze e non avrebbe cercato di insidiare Marco, ma sembrava che tra i due non ci fosse comunque una grande intesa, per non dire che lui non ...
... la guardava nemmeno e lei sembrava ignorarlo ancora più intensamente. – Oh, ci sei anche tu – commentò Helga senza mettere troppo sforzo nel nascondere una smorfia. Era in costume da bagno, seduta in quello che sembrava un bar in spiaggia: aveva ripetuto da febbraio che lei sarebbe andata in vacanza con la famiglia in Jamaica con quel suo pesante accento teutonico che le era rimasto nonostante si fosse trasferita dalla Danimarca in Italia a cinque anni, quando la madre aveva deciso di trasferirsi nel paese del marito. Chiara non poté fare a meno di guardare con una certa inquietudine la magrezza della ragazza, compensata in parte dai lunghi capelli rossi mossi, forse l’unico aspetto piacevole di Helga. Il saluto di Anna fu più colloquiale, ma era evidente che la ragazza avrebbe preferito che Chiara non si fosse fatta vedere in chat: non aveva mai nascosto il suo disprezzo verso di lei e soprattutto nei confronti di Marco. Lui lo sapeva, e, tutte le volte che Chiara la nominava, il fratello non dimenticava di chiederle in quale latta di pittura, quel giorno, avesse infilato la testa la futura scrittrice. E quel giorno, se lo schermo non la ingannava, Chiara riconobbe un magenta per la chioma ed un giallo paglierino per le punte dei capelli. In più di un’occasione, Chiara aveva accarezzato la certezza che Anna non facesse apposta a scegliere quei colori così disarmonici tra di loro ma fosse proprio daltonica e cercasse di tenerlo nascosto. – Come mai non c’è Cinzia? – domandò ...