Una storia che va raccontata – Prima Parte
Data: 02/10/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: jennifergaba, Fonte: RaccontiMilu
... molto tempo su skype a chiaccherare. Spesso pensavo alla credenza che avere come conoscenze delle camgirl o coppia di cam, comporti parlare di sesso, porcate e scopate tutto il tempo. Invece la realtà dei fatti è che con alcune di queste persone si può parlare di musica, di cinema, d’arte o di cibo. Faceva strano? si molto, ma col tempo ho apprezzato molto questo genere di conoscenze, che talvolta sono sfociate in amicizie vere e proprie.
Avendo molte più mattine libere rispetto a prima, una volta terminate tutte le faccende, passavo spesso su quel sito, approfondendo la conoscenza di una camgirl in particolare. Non mi piaceva investire troppo denaro in quel sito, ma le regole del gioco erano queste e c’era anche un piacevole appagamento, lo ammetto.
Mi affascinava molto la sua apertura mentale, non mi nascosi molto e mi vendetti per quello che ero, il sadico bisessuale avaro di emozioni. Stimolava molto le mie fantasie, anche se il perchè non mi era chiaro.
I preparativi per il mio ritorno erano terminati, Paolo, il ragazzo della spiaggia, aveva prenotato un air b&b per due giorni, lei sapeva che saremmo ripartiti subito, sperando in una scopata sulla strada o qualcosa di simile. Non le avevo negato la possibilità di godere, ma per entrambi la mano era un mero e noioso surrogato.
Partii alla volta di casa, non con pochi imprevisti che mi fecero arrivare a casa dei miei a notte inoltrata. Avrei dormito li quella notte ed il giorno dopo sarei ripartito, ...
... ufficialmente.
Paolo ci aspettava in appartamento, tutto pronto per quella giornata. Io avevo bisogno del suo odore, come un tossico ha bisogno della sua dose. Mi sarei negato il suo corpo quel giorno, ma avrei tratto un’appagamento diverso, forse maggiore, seguendo il mio piano.
Alle 8 ero sotto casa della sua amica, non ci dicemmo una parola, solo un abbraccio profondo, lungo. Mi saziavo del suo profumo, del suo calore, del suo corpo contro il mio. Un bacio, nulla di più davanti alla sua amica, ma la voglia di affondare i denti sul suo seno, di appoggiare la mano al collo e stringere, sentendo le vene pulsare sotto i polpastrelli….era forte.
In auto fu schietta
-Fermati dove ti pare, basta che mi scopi. Ora. Ti prego Padrone.
Prese la mia mano dal cambio e se la posò tra le gambe. Sentivo l’umido nell’interno coscia, stava letteralmente colando.
-Alza la gonna e tieni la figa scoperta fino a quando non saremo arrivati.
-Dove padrone?
-Non t’interessa. Ora apri quelle cosce e alza la gonna.
-Si Padrone.
Finalmente quel brivido che ancora percorreva la mia schiena. Ero fatto.
Guidai con estrema e snervante lentezza, sicuro che da fuori un ciclista o un pedone particolarmente attento, avrebbe visto lo spettacolo della sua figa luccicante. Lei non si scompose mai, né mai cercò di coprirsi.
Arrivammo all’appartamento, le diedi ordine di seguirmi ma di aspettare un mio cenno prima di entrare.
Affacciandomi all’entrata non vidi nessuno, solo il buio, le ...