1. Una storia che va raccontata – Prima Parte


    Data: 02/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: jennifergaba, Fonte: RaccontiMilu

    ... le valigie pronte, la sbattei sul tavolo della cucina. Fu una scopata violenta, passionale, consci che per un mese non avremo sentito il nostro odore, non avremmo sentito il nostro calore. Avremmo vissuto il tutto tramite un cellulare ed un pc.
    
    Con ancora la mia sborra che colava dalla sua figa sul pavimento, le diedi l’ultimo ordine per qualche tempo
    
    -Ogni sera ti negherai un’orgasmo al telefono con me.
    
    -Si Padrone. Ti amo
    
    Quella sera la chiamai tardi, avevo appena finito di disfare le prime valigie e preparare il minimo per la notte. Fu strano. La sentivo ansimare e lo riconoscevo. Sentivo il respiro aumentare il ritmo e lo riconoscevo. Non sentivo il suo odore. Sentivo solo la sua voce dirmi
    
    -Padrone, non sono venuta.
    
    -Brava Schiava.
    
    Ma non sentivo il suo odore.
    
    Iniziai a scrivermi con Paolo, il giovane della spiaggia. Avevamo fatto una promessa, mi sembrava il momento giusto per mantenerla. Il programma era di tornare a casa il venerdì sera e tornare in appartamento con lei la domenica. Ci restava tutto il sabato per fare quello che volevo.
    
    Dopo i primi giorni di ferie per sistemare casa, sbrigare le faccende burocratiche e prendere confidenza con la città, mi buttai subito sul nuovo lavoro. Molto stimolante e molto pratico, poichè si sviluppava principalmente nella fase serale e notturna, lasciandomi gran parte della giornata libero. Questo ovviamente avrebbe richiesto alcune modifiche delle nostre abitudini, ma nulla che un breve periodo di ...
    ... assestamento non avrebbe risolto. Margherita intanto stava vivendo un reale inferno al lavoro, il suo capo la faceva lavorare molto e alla sera arrivava sempre distrutta. Spesso si addormentava ben prima della mia telefonata, ma la capivo senza fargliene una colpa.Mi mancava darle un’ordine, sentire quella scarica dietro al collo subito dopo il suo “si Padrone”.
    
    Cercai di ammazzare quel senso di solitudine facendo la conoscenza degli altri condomini, avevo intenzione di fare una cena quando sarebbe arrivata lei, ma ne approfittai per allacciare i primi rapporti di buon vicinato. La coppia di anziani, vedendo la frenesia della mia vita nei primi tempi, spesso mi invitavano a mangiare qualcosa, le prime due settimane sono stato più nella loro cucina che nella mia. Con lei sarebbe stato tutto perfetto.
    
    L’altra famiglia invece la vidi poco, conobbi loro figlio un pomeriggio mentre era a casa dei neo nonni, scoprendo che ogni tanto venivano ingaggiati come baby sitter, ma ci vollero un paio di settimane per trovare l’occasione di presentarmi, capendo che erano una coppia molto riservata anche se veramente piacevole. Esteticamente nulla da dire, gran fisici entrambi, molto alla mano anche se sempre un po distaccati. Incuriosivano sicuramente tutta questa riservatezza.
    
    Ad una settimana dal suo arrivo avevo terminato tutti i lavori in casa, arredamento, armadi e via dicendo, mancava solo lei.
    
    Avevo passato molto tempo su quel noto sito, legando con alcune persone e passando ...
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