1. Fantasie troppo reali


    Data: 30/09/2019, Categorie: Anale Hardcore, Prime Esperienze Autore: Alexcont, Fonte: xHamster

    ... pareva aver già deciso ed in quello la voce di lui frantumò ogni resistenza residua “Finisci l’americano e saluta i tuoi amici, vado a prendere la macchina e ci vediamo fuori”
    
    Un istante dopo la pressione tra le sue natiche svanì, lei come un automa riabbasso il bordo del vestito, si guardò attorno, sperando che occhi indiscreti non avessero registrato quella scena, ma non scorse nessun viso conosciuto, recuperò meccanicamente la giacca, ma optò per un messaggio di saluto ai suoi compagni di serata, altrimenti le avrebbero letto in faccia tutto quello che le stava attraversando la mente.
    
    Spalancò la porta del locale, l’aria fredda della sera la fece rabbrividire, riaccendendo la sua mente e quasi facendola tornare indietro, ma una coppia di fari di un’ Audi a6 già la invitavano ad avvicinarsi, oltre quei fari, il solito sorriso sicuro e strafottente.
    
    Appena chiuso lo sportello la macchina s**tto in avanti, la guida decisa ma sicura di lui, le ricordò quella del suo uomo, mettendola stranamente a suo agio, ciononostante si strinse, senza parlare, all’angolo opposto rispetto al guidatore. Dopo qualche secondo, mentre l’auto si impegnava in stradine appena fuori dal centro, sempre più tranquille, fu lui a rompere il silenzio “Bene la serata?”. “Sì carina, anche se non sta andando come immaginavo..,.” Lui non si lasciò sfuggire l’occasione “Beh, sono convinto di poterla far andare meglio di come ti aspettavi”. Nessuna risposta, ma lui non si perse d’animo, e sornione ...
    ... disse “ Sai , so di non aver fatto ancora del mio meglio … “ e mentre pronunciava queste parole , tolse la mano destra dal cambio , appoggiandola sul ginocchio di lei “ ma vorrei proprio scoprire …” la mano inizio a scorrere lungo la gamba , un tremito del muscolo, un movimento accennato, ma nessun allontanamento “ se l’impressione che tu non abbia le mutandine “ la mano raggiunse l’interno coscia, gli occhi di lei si strinsero, mentre i suoi denti affondavano piano nel suo labbro inferiore e le mani artigliavano il bordo del sedile
    
    “ era corretta …!”
    
    Mentre pronunciava queste ultime parole, con tono divertito e trionfante, le sue dita raggiungevano il calore del sesso di lei, trovandola già fradicia, mentre un gemito le rompeva il respiro.
    
    La macchina aveva guadagnato la prima periferia e le dita sapienti di lui divaricavano le sue grandi labbra, affondando in lei, provocandole nuovi gemiti , suadenti e sempre più convinti, poi , dopo una svolta la macchina si arrestò , attorno il buio, in lontananza qualche luce si rifletteva sul mare.
    
    Lui sfilò la mano destra dal suo sesso, se la portò al naso inspirando, poi sorrise e commentò “Sì sei proprio una gran porca… “ mentre porgeva le due dita umide di umori a lei da leccare. Lei ripulì avidamente , mentre l’odore ed il sapore della perversione cancellavano l’ultimo barlume di lucida resistenza.
    
    La mano destra tornò sul quadro, spense il motore, quindi scivolò sulla patta, liberando in pochi istanti la sua nerchia, ...
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