Scambio di vite
Data: 26/09/2019,
Categorie:
Cuckold
Etero
Incesti
Autore: Sinaz, Fonte: RaccontiMilu
... perché voglio sempre venirti dentro, e non vorrei mai metterti incinta, che poi dovrei lasciarti a casa!” disse contrariato.
“Potremmo anche sbattertelo nel culo, tanto credo che tu sia abituata, ma la tua figa mi fa troppa voglia…ma preservativi non ne abbiamo, come si può fare?” chiese maliziosamente a Riccardo, che sentendo questi discorsi aveva il cazzo che stava per esplodere nei pantaloni.
“Potremmo andare a prendere dei preservativi!” propose spontaneamente Riccardo, che avrebbe fatto qualsiasi cosa per sbattersi quella figa.
“Noi? è una buona idea, ma almeno dovrebbe andare lei visto che per colpa sua mi toccherà scopare con il cappuccio, visto anche tutto quello che la pago!! Facciamo così Cinzia, fai un salto giù nei laboratori a chiedere a qualche operaio se può aiutarti dandoti qualche preservativo, che di sicuro ne avranno a pacchi quei porci!”
“E In cambio potresti far loro una sega veloce, o vedi te cosa preferisci, è sempre scortese pretendere senza dar niente in cambio non ti sembra?” Intervenne poi Riccardo.
I due uomini erano divertiti e arrapati, avevano già iniziato a giocare con il loro nuovo giocattolo, e il fatto di portare quella troia ad umiliarsi gli eccitava più di qualsiasi altra cosa.
“No questo non lo posso fare! Mi aveva detto che nessuno avrebbe saputo di me, di noi”
“Ho detto che nessuno avrebbe saputo del tuo nuovo ruolo di mia puttana personale, ma non si può nascondere il fatto che tu sia già troia di tuo! ...
... Tutti qui sanno che sei una gran zoccola e credimi, nessuno rimarrà scandalizzato per un paio di preservativi e un lavoretto di mano! Ora prendi i tuoi straccetti e muoviti che abbiamo voglia di scoparti!” gridò minaccioso Lorenzo lanciando alla giovane solo gonna e camicetta “e visto che hai anche il coraggio di farmi incazzare, adesso andrai giù con la camicia mezza aperta e la gonna alta mettendo in mostra un po’ di tette e culo, così impari a farmi perdere tempo! E se te lo stai chiedendo, mutandine e reggiseno non li potrai mai più indossare qui dentro, meglio iniziare da subito”.
Rassegnata e con gli occhi lucidi per l’umiliazione e per l’atteggiamento aggressivo del suo capo, iniziò a vestirsi tenendo, come le era stato ordinato, la camicia aperta a metà e la gonna più alta possibile: era quasi impossibile nascondere la sua nudità intima.
“Sei uno schianto, vedrai che troverai subito qualcuno disposto ad aiutarti!” anche Riccardo, eccitatissimo, ormai ci aveva preso gusto: “e se ti esce una tetta o se la gonna si alza di più non ti azzardare a sistemarti, tutti devono sapere che troia abbiamo in azienda! Noi ti controlleremo dalle telecamere di sicurezza, quindi fa la brava e fa in fretta troia!”
Lorenzo probabilmente non sapeva nemmeno dell’esistenza di telecamere in ogni angolo dell’azienda, ma ad un cenno di Riccardo che ovviamente sapeva, capì con sua grande sorpresa che dal suo computer poteva mettere occhio in qualsiasi stanza dell’edificio.
Attivò lo ...