Scambio di vite
Data: 26/09/2019,
Categorie:
Cuckold
Etero
Incesti
Autore: Sinaz, Fonte: RaccontiMilu
... non potrai assistere alla scena di un grosso cazzo che mi sfonda, ma la prossima volta potrai rimanere a guardare mentre ti masturbi in un angolo schiava!” “La ringrazio Padrona” “Bene così mi piace! Comunque come ben ricorderai stamattina alle 11 hai il colloquio con il mio professore di fisica” Lucia se ne era completamente scordata, del resto negli ultimi giorni erano successe e cambiate troppe cose, e non poteva pensare di certo pure al colloquio con il professore, ma mentì per non far innervosire Francesca: “Certo, mi ricordo benissimo!” “Molto bene, allora inizia a prepararti che è tardi, e metti questo!” E le lanciò addosso un vestito piegato. Lucia lo prese perplessa e lo dispiegò: era un miniabito nero, cortissimo e scollatissimo, ma non l’aveva mai visto prima. “È il vestitino che metto in discoteca quando voglio fare la troia” confessò sinceramente la ragazza: “non copre granché, anzi, soprattutto per te che hai forme più abbondanti coprirà veramente ben poco! Ma per raggiungere il nostro obbiettivo ti assicuro che è meglio così!” Lucia la guardò con sguardo interrogativo. “Ah già che stupida, non te l’ho detto! Nell’ultima verifica di fisica ho preso 2! Ora tu vai al colloquio e fammi alzare il voto, un 8 può bastare” “Ma….come faccio??” “Il Prof di fisica è un vecchio bavoso a cui piacciono le puttane, e tu sei una puttana, direi che la risposta è ovvia!” Lucia rabbrividì al solo pensiero. Ricordava il prof di fisica, un signore di 60 anni portati malissimo, ...
... grassoccio e poco curato, molto viscido, sempre pronto a fare complimenti inopportuni alla mamme degli studenti, e a volte anche alle studentesse stesse. Riguardò il vestito e mentre Francesca stava per uscire le chiese “Mi scusi Padrona, ma l’intimo posso sceglierlo io?” Infastidita dalla richiesta, Francesca rispose seccata: “Le troie non portano le mutandine. E per quello che devi fare non ti serviranno a niente.”
Un’ora più tardi Lucia si trovava nell’atrio della scuola superiore frequentata da sua figlia. C’era stata molte volte negli ultimi 5 anni, tra colloqui, incontri e consigli di classe. Ma mai come questa volta varcare quella soglia le sembrava un incubo. Sapeva a cosa stava andando incontro, si sentiva molto in ansia e di sicuro l’abbigliamento scelto da Francesca non aiutava. Il vestitino era veramente estremo, troppo spinto persino per una trasgressiva serata in discoteca, figurarsi per entrare in una scuola. Lei inoltre aveva forme molto più abbondanti rispetto a quelle della giovane: l’ampia scollatura non lasciava nulla all’immaginazione, mostrando quasi totalmente i prosperosi seni, e inoltre a il vestito, già striminzito di suo, le era troppo corto, lasciando scoperta ad ogni passo una piccola ma visibile porzione di culo. E i tacchi vertiginosi che era stata costretta ad indossare rendevano la sua figura ancora più estrema e troieggiante. Fortunatamente le lezioni erano in svolgimento e per i corridoi non c’era nessuno, ma lei non aveva la minima idea di ...