Una sorella sottomessa 6 - a casa di Clauda, aspettando il suo arrivo.
Data: 24/09/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: nikmaster01, Fonte: EroticiRacconti
... quel momento avevo bisogno di raccogliere le idee, vederla inerme ma così bella e cosi disponibile mi fece l’effetto di bloccarmi, quasi non sapessi come fare a prenderla per scoparmela. Le iniziai a girare attorno guardandola come fosse un oggetto in esposizione, la fissai in volto e abbassandomi all’altezza della sua bocca: le sputai addosso. – Mi fai schifo CAGNA!, pulisciti e ingoia tutto! – prese a passarsi un dito dove non poteva arrivare con la lingua, ingoiò tutto come se fosse nettare degli dei. – Ancora mio padrone! Dammene ancora mi piace! – le feci aprire la bocca e da sopra lasciai cadere la saliva che entrò direttamente nella sua bocca. – Alzati e vieni con me Troia! – una volta in piedi la spinsi verso la camera da letto. Era davanti a me e il suo culo ondeggiava, uno schiaffo, due, tre, quattro sonore sberle su quelle chiappe bianche. Lei accelerò il passo fino ad entrare nella camera dove si buttò, a pancia sotto, sul lettone. Continuai a schiaffeggiarle il culo per un po' poi le allargai le gambe tanto da vedere bene il buco del culetto e la sua figa, mi bagnai le mani con la saliva e iniziai dapprima a stuzzicare il buco del culo e poi a farle entrare in quel figone un paio di dita, lei si muoveva seguendo i movimenti per accentuare il piacere. Iniziava a grondare fluidi e il suo mugolio era diventato continuo, le bloccai la schiena con un braccio e con l’altro la sculacciavo sempre più forte, le sferzate erano dirette proprio sulla sua fica, ogni volta ...
... che la colpivo lei si contorceva ma non volle smettere, anzi mi incitava ad usare sempre più forza. La girai per vedere in pieno la sua figa e le sue tette, mi buttai sopra quelle bocce stupende e presi in bocca i capezzoli, iniziai a morderla fino a quando sentii che il suo urlo era solo di dolore, mi aprì la cerniera dei jeans e sbucò fuori il mio cazzo in tiro come non mai, in mezzo secondo l’avevo già messo dentro. Incominciai a scoparla. Prima piano, dopo poco le spinte erano davvero diventate forti e continue, lei aveva già avuto un orgasmo ma non si fermava, continuava a seguire i miei movimenti, io ero al limite, mi fermai per un attimo prima di venire, volevo far durare quel piacere e il sottile dolore che provavo nel fermarmi mi creava ancora più eccitazione. La Guardai in faccia e vidi nei suoi occhi la bramosia di essere scopata. Non proferì parola alcuna, anche perché sapeva bene quale fosse la punizione se non avesse rispettato un ordine. Estrassi il cazzo dalla sua figa e grondava di umori, lo misi in bocca a quella puttana che era mia sorella! – Succhialo piano e magari ti sborro in bocca! – Iniziò a prenderlo tra le labbra e la sua lingua piano piano mi stuzzicava la cappella e il frenulo, poi via via lo mise tutto in bocca fino ad arrivare alle palle, le spinsi la testa sempre più giu fino a quando non sentii che stava per vomitare, la lasciai per un attimo e poi spinsi di nuovo. Intanto avevo incominciato a darle sonore pacche sulla schiena e sulle tette, lei ...