1. In vacanza, in spiaggia, leggo un libro (part 2)


    Data: 22/09/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: tamerlano_, Fonte: Annunci69

    ... imbarazzato “Non si preoccupi, grazie”.
    
    Per un attimo incrocio i suoi occhi. Sono vicini a me. Lo so, mi ha letto dentro!
    
    “Forse cercava un po’ di intimità per i suoi bisogni” [che sfacciato!] “Sono stato maleducato”.
    
    “No ma si figuri”.
    
    “Si vergogna?”.
    
    “Di cosa?”.
    
    “Di farlo davanti a me”.
    
    “Non capisco” [sì, capisco].
    
    “L’ho vista uscire dall’acqua. Dopo un bagno come quello scappa, lo so, è normale”.
    
    Silenzio.
    
    Lui sa.
    
    Dovrei scappare. Persino Tiziana scapperebbe. Ed invece mi sto bagnando di nuovo.
    
    “Faccia pure, la faccia pure qui” [il suo tono è cambiato].
    
    Non lo farei mai!
    
    “Se davvero non vuole, semplicemente non lo farà, non si preoccupi. Però, se lo farà…”.
    
    Quando la sua mano cavernosa si poggia sulla mia spalla, non deve fare troppa pressione perché il mio corpo le ubbidisca.
    
    “Cosa signore?”.
    
    “Se lo farà, poi farà come dico io”.
    
    “Tanto non lo farò, non sono quel tipo di ragazza”.
    
    Lui si accovaccia con me e mi guida come una marionetta: le sue braccia girano attorno al mio busto, mentre ancora gli do le spalle, si poggiano sulle mie ginocchia e le divaricano. Una delle due mani scivola lungo l’interno coscia, senza troppe riverenze e sposta il mio slip di lato.
    
    Non fiato, so che non serve protestare.
    
    Per la prima volta nella mia vita obbedisco e basta. Chiudo gli occhi e rilasso tutti i miei muscoli, compresa l’uretra.
    
    Sento un rivolo di pipì scivolare tra le mie grandi labbra già umide, poi infrangersi sul ...
    ... suolo, contro gli aghi di pino secchi.
    
    Mi tira a sé, poggiando la mia schiena al suo busto.
    
    “Brava bambina”.
    
    Io continuo ad urinare, il fiotto si fa più generoso, mentre la sua mano ancora tiene gli slip di lato.
    
    Inizio a rilassarmi e adagiarmi contro quel corpo stabile come un tronco. La sua mano dalla spalla scivola rapidamente contro il mio seno, lo afferra, lo strizza. Il capezzolo fuoriesce subito. Ci gioca bruscamente.
    
    Mi sento gemere.
    
    Mi sente anche lui.
    
    “Ma cosa mi sta facendo? Si fermi”.
    
    “Te l’avevo detto bimba, ora farai come dico, lo hai scelto tu”.
    
    L’altra sua mano ora lascia la presa sullo slip e si sposta sul clitoride. Inizia ad accarezzarlo senza ritegno e nel farlo si bagna le mani di urina, che continua ad uscire come un’emorragia.
    
    Ora muove la mano aperta contro il mio clitoride. Sto pisciando sulla sua mano e lui mi sta ditalando. Oh mio dio! Sento il fiotto rimbalzare contro la sua mano e spruzzare sulle mie cosce.
    
    Potrei già venire, inizio a gemere rumorosamente.
    
    “Lo sapevo”.
    
    “Cosa?... cosa sapeva signore?”.
    
    “Cosa sei”. (Perché mi bagno ancora di più? Lo sono davvero quindi?).
    
    “Continua a pisciarti addosso ora” (nel dirlo infila un dito larghissimo dentro la mia fica).
    
    “Sei mai stata scopata mentre pisci, bambina?”.
    
    Dalla mia bocca solo gemiti. Sulle mie guance rossore.
    
    Vorrei trovare la dignità di ribellarmi, schiaffeggiare quel bruto ed andarmene, magari vomitandogli addosso la mia indignazione. Ma ...