1. Ma che serata


    Data: 21/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: happychuck, Fonte: Annunci69

    Il treno ha iniziato a rallentare riducendo drasticamente l’alta velocità mantenuta per i poco più di trenta minuti che sono trascorsi da quando sono partito; l’altoparlante annuncia l’arrivo a Bologna Centrale.
    
    Allungo lo sguardo oltre il finestrino, mi ha appena whatsappato che sta aspettando al binario 17 e io gli ho risposto che sono in carrozza 4.
    
    Eccolo li, sembra proprio lui. Proprio come lo immaginavo: piticchio (banale, insipido,scialbo, insignificante); in una manciata di secondi mi ritrovo un turbinio di pensieri che mi frulla nella testa: ma che ci faccio qui? Quanto sarebbe stato meglio se al posto suo avessi dovuto incontrare quello strafigo di Domenico …
    
    Saverio aspettava da tre anni questo momento; io non avrei mai accettato di arrivare a questo incontro se il mio boy/scopamico non mi avesse lasciato a culo asciutto da quasi due settimane o se qualcuno degli altri contatti della chat si fosse dimostrato meno chiacchierone e avesse mantenuto la promessa di voler raggiungere con me il trionfo dei sensi.
    
    Mi ha riconosciuto e mi fa ciao con la manina al di là del vetro del portellone che ancora non si è aperto.
    
    Ormai non posso più tirarmi indietro. Beh ormai siamo in ballo e balliamo …. e se scopata dev’essere, che scopata sia. Stavolta farò a meno di fare l’amore.
    
    Una cordiale stretta di mano, una serie di scale mobili per uscire di nuovo alla luce di questo tardo pomeriggio piovigginoso, l’obbligo della cintura di sicurezza perché i suoi ...
    ... occhi mi fulminano appena il campanellino del SUV comincia a ricordarti che stai infrangendo la legge (uffahhhh!!!).
    
    Fatico un po’ a comprendere gran parte delle battute che ci scambiamo. Parla con un filo di voce, muove la bocca in modo strano. Mi accorgo che mi disturba un po’ quello slinguazzio della sua bocca. Finalmente siamo arrivati a casa. Un condominio in una zona residenziale anni settanta.
    
    Nessuna particolare accoglienza. Li c’è l’attaccapanni per il giubbotto, se hai bisogno del bagno è lì. Ti aspetto nella stanza più in là nel corridoio a destra.
    
    Quando lo raggiungo è disteso sul letto e indossa solo le mutande. Lo guardo con tanta voglia di lasciar perdere e andarmene. Però, a guardare meglio solo le parti che mi interessano, il suo corpo nudo non è proprio male; nulla a che vedere con le sculture di Michelangelo o della mitologia greca, ma ha due belle cosce sode e un torace non palestrato, ma ben modellato. Ma quella bocca che non sta ferma e quella lingua che ogni tanto spunta fra le labbra, non mi piacciono.
    
    Daiiiii …. Non devi mica sposarlo. Chiudi gli occhi e fruga fra le mutande … non vorrai aver fatto questa lunga trasferta inutilmente.
    
    Evito di avvicinare il volto al suo perché sono sicuro che vorrebbe baciarmi, mi dedico un po’ ai capezzoli eppoi, con la lingua e con le mani, scendo verso l’inguine. Il gonfiore dentro le mutande ha preso vigore. Lo palpo. Ma quanta roba c’è? Scendo a guardare …. Ma che bella sorpresa? Un cazzo impertinente, ...
«1234...»