In azienda
Data: 21/09/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Tradimenti
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... obbedito e con un elegante movimento si è chinata facendoli scivolare in fondo le gambe, li ha raccolti e me li ha dati. A questo punto,salvo il disagio logistico ,i sedili della macchina non sono certo come un letto matrimoniale, non vi erano più ostacoli se non si tiene conto che essendo in un parcheggio frequentato……Se qualcuno fosse passato……. Non dovevo perdere tempo ed inoltre chi comandava ero io; le ho detto: tirami fuori l’uccello (l’approccio diretto è il migliore). Non fece una piega, mi slacciò il primo ed unico bottone dei pantaloni e poi tirò giù la zip. Il mio uccello stava scoppiando così come era stretto nei boxer e nei pantaloni e non appena liberato scattò come una molla dandomi anche sollievo fisico. Ero seduto in auto con i pantaloni indossati la camicia aperta sul fondo e l’uccello in versione torre di Pisa che usciva dalla fessura dei boxer. L’ha impugnato e con la sua nervosa e bella mano ha cominciato a segarlo, ma ciò era poco. Le ho messo la mano sulla testa spingendola verso il basso, non gradiva, ma la mia pressione la costrinse a piegare il capo sul mio cazzo; le sue labbra si sono appoggiate sul pene, ha aperto le labbra e ha imboccato il glande iniziando a succhiare. Arrivava ad un quarto del pene e si risollevava e intanto con la mano continuava a segare. Troppo facile, sarei venuto troppo in fretta. Le ho detto continua solo con bocca e lingua e con la mano accarezza le palle. Obbedì e ciò mi permise di “riprendere il controllo del mio ...
... orgasmo”. Ci metteva impegno, ma non era soddisfatto, ci sarebbe voluto un po’ di tempo, ma avrebbe imparato a prenderlo sino in fondo la gola. Che me ne faccio di una moglie fedele che tradisce se non diventa troia sino all’estremo? Intanto guardavo in giro nel parcheggio, non si sa mai… La situazione era delicata e pericolosa, non avevo ancora deciso come chiudere quell’incontro; volevo qualcosa che fosse di valida base di partenza per gli incontri a venire. Intanto una prima idea, le dissi guarda e le ho fatto indirizzare lo sguardo verso la telecamera. Volevo fosse consapevole che tutto veniva ripreso (chissà se si accorta che il mio viso non veniva inquadrato). Ciò mi sarebbe servito per gli incontri a seguire. Con le buone e/o le cattive il nostro gioco era cominciato ed ora continuava. Ho visto il suo sguardo preoccupato, ma non poteva far nulla, con la mano sul capo continuavo a guidarla nel suo splendido pompino. Ero vicino a venire, non potevamo stare li ancora molto, il rischio d’esser visti diventava troppo elevato, ma…ho cambiato idea . L’ho fatta sollevare, le ho fatto aprire la sua portiera e l’ho fatta scendere all’esterno. Poi mi sono seduto io al suo posto con le gambe rivolte all’esterno e con i piedi ben poggiati per terra. Sicuramente non capiva quello che volevo fare, ma era molto chiaro per me. L’ho fatta avvicinare a me e le ho detto: girati di schiena e siediti su me tenendo i piedi poggiati a terra. Si è girata ed io velocemente le ho sollevato il retro ...