Vacanza galeotta
Data: 16/09/2019,
Categorie:
Etero
Tradimenti
Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu
... bene e le giornate di mare sotto il sole di giugno ci stanno ritemprando. Se ne giova anche la nostra vita sessuale.
La notte, a letto io e mio marito fantastichiamo che il gestore del complesso turistico, Leo, un bel ragazzo mio coetaneo abbia focosi e torbidi rapporti con me. Leo mi ha preso in simpatia e tante volte si è soffermato a conversare con me. Si parla del più o del meno. Ma non è solo fantasia, ben presto colgo dai suoi sguardi sempre più eloquenti la voglia di scoparmi.
Una volta racconto del mio lavoro e lui interrompendomi mi dice di vedermi molto sexy, elegantemente vestita in tailleur e camicetta.
Forse l’immaginario erotico, in un luogo dove gli indumenti sono costituiti solitamente da pantaloncini, magliette, prendisole, trova in un abbigliamento formale, un elemento di grande eccitazione. Il dover conquistare un corpo ben coperto e occultato dai vestiti, denudarlo e poi possederlo, rende l’idea più appassionante.
Comunque, la corte che Leo mi fa è assidua, per quanto educata e discreta. La situazione mi diverte e sto al gioco, civettando maliziosamente. Max se ne è accorto, e ci scherziamo su:
“Non è che sotto, sotto, te la intendi veramente con Leo?”
“Ci sto davvero pensando”.
Questo rende le nostre fantasie più verosimili e aumenta il nostro divertimento. Ad occhi chiusi immagino con trasporto crescente Leo che mi prende mentre io mi concedo senza freni.
La vacanza sta volgendo al termine ed oggi mentre tutti sono al mare mi ...
... attardo per riordinare le nostre cose.
” Riordino un po’, anche in vista della imminente partenza; tu stai con i bambini, ci vediamo in spiaggia”
“ Ok, non ti stancare troppo, a dopo”.
Mi do da fare alacremente con l’obiettivo di raggiungere, al più presto, amici e famiglia in spiaggia.
Ho caldo, sono in un mare di sudore; mi spoglio in bagno e mi ammiro allo specchio: non sono per niente male! Mi viene in mente Leo e vorrei che mi vedesse ora e mi eccito: le mie dita cercano la mia fessura e cominciano a giocarci. In quel momento sento bussare alla porta. Così come sono, mi infilo il prendisole in fretta e furia, e vado ad aprire. Mi investono la luce abbagliante e la vampa del pomeriggio estivo. Caldo e silenzio, se si eccettua il frinire delle cicale, i bungalow sono deserti e tutti si godono la spiaggia e il mare.
“Ciao Sandra, sono venuto a salutarti, poiché domani quando partirai, sarò fuori per lavoro e non potevo mancare di rivedere la mia affascinante ospite”.
“Ciao Leo, fa piacere anche a me salutarti”.
Mi guarda con una espressione rapita, meravigliata. Mi accorgo di essere praticamente nuda: il prendisole è molto trasparente, zuppo di sudore e colpito in pieno dai raggi del sole, rende chiaramente visibili le rotondità dei miei seni con i capezzoli che sporgono orgogliosi; più in basso l’alone scuro del mio pelo pubico, spicca nitido attraverso la trama fine e umida del tessuto. Sarà la mia fantasia ma mi sembra che nell’aria si diffonda anche il ...