Pompino al meccanico dotato
Data: 15/09/2019,
Categorie:
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: Raf90, Fonte: RaccontiMilu
Andammo, io e il mio compagno, dal meccanico per un controllo alla mia auto. È un uomo sui 60 anni, alto, completamente calvo e, come avrei scoperto in seguito, con un cazzo degno di un cavallo.
Al ritorno litigai col mio compagno ingelosito perchè, a suo dire, il meccanico non mi aveva staccato gli occhi di dosso per tutto il tempo. Ovviamente, nonostante me ne fossi resa conto anche io, negavo e così finimmo col litigare. Lo accompagnai a casa stizzita e per un paio di giorni non lo chiamai, nè lo cercai, però la cosa mi lusingava tantissimo, perchè il mio essere troia mi fa eccitare appena noto che richiamo l’attenzione sessuale di un maschione.
Fu così che decisi di tornarci nel tardo pomeriggio del giorno dopo, ma questa volta da sola, senza avere il mio compagno attorno, per poter sfogare tutta la mia porcaggine e poter fare al meccanico un bel pompino con ingoio. Si, uscii di casa proprio con l’intento di succhiargli il cazzo e ingoiare la sua sborra….
Mi vestii con maglietta a rete senza maniche, jeans, stivali e brasiliana, senza reggiseno. Gli chiesi di dare di nuovo un’occhiata alla mia auto e lui cominciò a trafficare nel cofano; mi rendevo conto che aveva intuito le mie porche intenzioni perchè di tanto in tanto alzava lo sguardo e mi osservava mentre io mi aggiravo per l’officina dando un’occhiata ad un calendario, immancabile, di donnine seminude e troie. Ridendo gli dissi maliziosamente: “è incredibile, in ogni officina c’è un calendario come ...
... questo”! Lui si fermò, e mentre si puliva le mani con una pezza sporca, mi si avvicinò e mi chiese: “quale di queste ragazze le piace di più”? Prontamente, con voce un pò roca e sensuale, risposi: “beh, direi nessuna, visto che amo i maschi, ma se proprio dovessi scegliere, direi questa qua” ed indicai una mora dai capelli lunghi come i miei con due labbra (visibilmente rifatte) da pompinara.
“E cosa la attira di lei”? mi chiese. Risposi: “le labbra”. Il porco, decisamente eccitato da questi discorsi cominciò a toccarsi, senza ritegno, accarezzandosi la patta gonfia da far paura. Infatti potei intuire dal rigonfiamento che o si metteva dell’ovatta (Verdone docet 😂) oppure doveva essere dotato di un cazzo pauroso. Optai per la seconda scelta, la mia era più una speranza che una scelta.
Lasciò cadere ogni remora e mi chiese: “le andrebbe di vederci un pò in privato e divertirci”? Prontamente risposi: “si, perchè no”? Mi disse che alle 19 circa chiudevano l’officina e mi diede appuntamento per le 20 dicendomi che ci saremmo visti in via ……., dove avrei lasciato la mia auto e saremmo andati con la sua. Incrociammo lo sguardo e senza vergogna o esitazioni, accettai ed andai via, visto che la mia auto non aveva praticamente nulla, ma era servita solo come scusa per agganciarlo.
Girovagai per un’oretta abbondante e, qualche minuto prima dell’ora prefissata, mi recai all’appuntamento, spensi il motore ed attesi. Era una strada piuttosto isolata, con nessuno in giro e cominciai a ...