1. L'incantesimo della strega (parte 0): Le Origini


    Data: 14/09/2019, Categorie: pissing, Autore: Ermesincuriosito, Fonte: EroticiRacconti

    ... al Sommo Peccato, richiamando a sé la Dea che in lei si reincarnò. Questo è successo alla tua Giulia, adesso la Dea Iside è scesa tra di noi, ed ha scelto il corpo di Giulia come nuova casa" spiegò Manuela ad una Titti sempre più disgustata.
    
    Senza proferire parola, con un bellissimo sorriso di pura perversione, Giulia si avvicinò a Titty accarezzandole una guancia.
    
    Presa la coppa d'argento in mano ed intinto un dito lo strofinò sulle labbra dell'amica, per poi posarlo a terra e con estrema grazia sedersi sopra.
    
    La Dea espulse dal suo perfetto e candido sedere un liquido biancastro e viscoso, raccogliendolo nella coppa.
    
    Rialzatasi, Giulia iniziò a pisciare nelle sue mani e cospargere il proprio corpo con la sua stessa urina, come a purificarsi dal rituale appena compiuto.
    
    Titti guardava incredula la sua amica, che ormai pensava essere impazzita.
    
    Dopo aver lavato il corpo con la propria minzione, Giulia si avvicinò a Titti.
    
    Titti distolse lo sguardo girando la testa, disgustata dal corpo intriso di urina di Giulia. Ma, inspiegabilmente, invece di sentire l'olezzo di urina provenire dal corpo di Giulia, Titti sentì un fortissimo profumo di agrumi. Si girò incuriosita, in tempo per vedere il pollice sporco di urina di Giulia strofinarsi sulle sue labbra e farsi largo nella sua bocca toccandole la lingua. Non fece in tempo a sputare, che la testa le prese a girare ...
    ... turbinosamente, facendola finire a terra.
    
    Con la poca lucidità rimasta, riuscì solo ad alzare lo sguardo, solo per bearsi della vista dei perfetti glutei di Giulia avvicinarsi al suo viso, ed il suo ano roseo come un fiore, posarsi sulla sua bocca, che inconsciamente aprì.
    
    Giulia si liberò in Titti, che totalmente succube del potere della divinità ingoiò tutto per poi prendere a pulire quel roseo ano, cresta dopo cresta, con la sua lingua.
    
    "La Dea è finalmente con noi! La Dea è finalmente con noi!" Esultava di gioia Manuela, mentre le consorelle si inginocchiarono tutte ai piedi di Giulia.
    
    "Mia Dea!" Iniziò Manuela "la tua venuta era predetta, un nuovo Figlio del Peccato dovrà nascere. Una vergine, nutrita del tuo nettera, dovrà ricevere il seme del proprio padre e partorire il vostro nuovo fratello..".
    
    "Lo so" la interruppe Giulia "ma prima dimostra a tutti la tua fedeltà".
    
    E così dicendo, Giulia poggiata con i suoi candidi glutei all'altare, allargò le sue grandi labbra, esponendo la sua intimità.
    
    Manuela si inginocchiò e la prese a leccare finché un caldo e dolce getto di urina non la colpì in viso e poi in bocca. Manuela bevve tutto, e quando la minzione terminò, inginocchiata davanti a Giulia prese a leccare il terreno dove la pipì della Dea aveva creato un piccolo lago dorato.
    
    "Bene" gioì Giulia "adesso non ci resta che aumentare le nostre accolite per l'Eclissi Eterna". 
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