1. L'incantesimo della strega (parte 0): Le Origini


    Data: 14/09/2019, Categorie: pissing, Autore: Ermesincuriosito, Fonte: EroticiRacconti

    ... polso sinistro con caviglia sinistra. Il tragitto è lungo, oltre un'ora di macchina attraverso le campagne, per Giulia un ora che dura un'eternità.
    
    L'automobile finalmente si ferma e Giulia viene trascinata fuori e tirata dalle catene.
    
    Sente il terreno sotto i piedi, la brezza sul suo corpo nudo. In lontananza sente un mormorio, una specie di canto Gregoriano. È ancora incappucciata.
    
    Viene finalmente liberata dal sacco e può finalmente guardarsi intorno: si ritrova in un enorme anfiteatro di pietra, all'apparenza molto antico. Al centro c'è un grosso altare, anch'esso di pietra, anch'esso sembra essere li da millenni. Seduto di fronte all'altare c'è un uomo nudo, indossa una maschera dalle sembianze egizie, il suo grosso membro floscio, è immobile. Intorno all'altare sono disposte varie persone, tutte nude, tutte di sesso femminile, tutte con indosso solo un mantello nero ed una maschera, a volte raffigurante un animale, a volte il volto di una donna, ma tutte sembrano antiche e di stile dell'antico Egitto. I loro seni ed i loro genitali sono esposti allo sguardo di Giulia.
    
    Completamente nuda e senza maschera è solo Manuela, che attende davanti all'altare.
    
    "Ecco il nuovo Ricettacolo!" Esclama appena vede Giulia. "In questa notte di luna piena, la nostra Dea tornerà tra noi ancora una volta!" Continuava Manuela ad esclamare tra l'estasi degli astanti.
    
    Giulia, ancora parecchio spaventata dal rapimento, iniziava a tranquillizzarsi vedendo un volto amico, ma ...
    ... ignorava totalmente quello che le sarebbe successo di lì a poco.
    
    "Sorelle! Iniziamo il rituale di risveglio della Dea!"
    
    A quelle parole Giulia fu sollevata fino all'altare dove fu legata. La luna baciava sensualmente il suo bellissimo corpo nudo, facendo risplendere ancora di più i suoi bellissimi capelli neri come la notte.
    
    "Che l'ospite si disseti alla Fonte della Madre Incestuosa".
    
    Le consorelle iniziarono a pregare all'unisono "La Madre Incestuosa abbeverandosi alla Vera Fonte, ottenne il potere per sedurre anche il proprio Figlio".
    
    Sei ragazze gravide con la maschera a forma di serpente, si misero in fila davanti all'altare. Tre consorelle con la maschera di cane, si posero ai lati dell'altare, una spalancando gli occhi l'altra la bocca di Giulia, la terza tappandole il naso.
    
    Le sei ragazze una alla volta salirono sull'altare e posizionandosi sul volto di Giulia, liberarono la loro vescica su di lei, insozzando il suo bellissimo viso, riempiendole la bocca di piscio e accecandole gli occhi.
    
    Giulia non riusciva a dimenarsi nonostante quell'urina le bruciasse in un modo inumano gli occhi ed il palato. Pur provando disgusto, Giulia doveva deglutire ad ogni minzione pur di non soffocare, assimilando questo veleno.
    
    Non aveva un cattivo sapore, o un cattivo odore, ma era quella irreale sensazione di bruciore che la faceva dimenare.
    
    Bevuta l'ultima minzione della sesta consorella incinta, Giulia fu sollevata da due energumeni e portata al cospetto ...
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