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Incontro casuale
Data: 12/09/2019, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... di essere una femmina, l’avrebbe eccitata per poi far comparire il ciondolo dagli slip. Sicuramente a quel punto Fabiola non si sarebbe tirata indietro facendosi infilare sia nella figa che nel culo.Janine mi chiarì che era difficile che lei godesse quando lavorava.“Bene!” le dissi” cosi riesci a durare più a lungo e a dare tanto godimento. Sai bene quanto non ci piace che i nostro maschio quando ci monta, dopo la sborrata, abbia il cazzo floscio e finisca lì di scoparci”“Dipende!” disse Janine “E’ tutta una questione di testa; tutto dipende dalla mente. Io mi impongo di non godere. Però devo confessarti che rientrata casa dopo una notte a scopare con maschi e femmine mi masturbo a lungo godendo da sola e per togliermi i desideri che mi vengono uso qualche oggettino appropriato per godere come mi piace di più. Spero che questi tu li conosca!” mi disse ammiccando con gli occhi.Al che Janine si sollevò e da un cassetto tirò fuori un vibratore scuro nero, grosso e lungo con una forma curva.“Questo è il mio personale e chiaramente lo uso solo su di me quando mi viene voglia. Vedi Flavia preferirei qualcosa come il mio” e così dicendo mi mostrò, estraendolo dai suoi slip neri, un ciondolino. Lei lo chiamava così ed era un cazzo di dimensioni doppie di quelli che avevo visto fino a quel momento. Era floscio ma era già lungo almeno venticinque centimetri e per di più grosso. Lo osservai a bocca aperta come imbambolata esclamando non avevo mai visto nulla di simile.Janine si avvicinò ...
... ancora di più e il suo cazzo era all’altezza della bocca “Che ne dici? Ti piace o pensi che non sia sufficiente per la tua amichetta Fabiola? Il regalo va visto prima di essere donato!”Ero paralizzata ma riuscii a sollevare gli occhi per guardarla in volto e lei mi accolse con un sorriso a 32 denti mentre si massaggiava quel gran cazzo che aveva tra le mani e che prendeva forma.Era magnifico. Ero affascinata e stordita, non ero più io ma quella che diventava una troietta durante gli incontri con Corrado e Fabiola.Le mie mani come richiamate da un senso misterioso andarono ad accarezzarlo esplorando con delicatezza la superficie per memorizzare le sue asperità e la sua curva. Le mie labbra furono richiamate anche loro da qualcosa che non saprei definire e mi ritrovai a ciucciare quel cazzo come una forsennata. In bocca ne entrava solo la punta di un colore rosso scuro. Era turgido. Non era un cazzo normale, era un qualcosa fuori da ogni immaginabile dimensione.Quel cazzo era liscio, la pelle delicatissima e vellutata, era depilato e non c’era traccia di peli.Mi sentivo una gran troia e mi piaceva dimostrare a me stessa quanto in fondo lo fossi cercando in tutti i modi di prenderne più possibile fino quasi a soffocarmi. Era veramente enorme e mi incantava e mi sentivo drogata dalle dimensioni e turgidezza.Spostai lo slip e iniziai a leccare la sacca delle palle anch’essa completamente depilata.La guardavo dal basso verso l’alto e lei mi appariva ancora più grande di quanto non ...