1. Presenza assente


    Data: 06/09/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Il maschio che ho selezionato all’agenzia non tradisce le promesse del catalogo; è una bestia di un metro e novanta con fisico da sportivo idoneo a qualunque disciplina; lo divoro con gli occhi mentre si spoglia nella nostra camera, davanti a me a malapena coperta da una vestaglia nera trasparente; quando si libera del boxer ed emerge la mazza formidabile annunciata in catalogo, non posso fare a meno di rimirarla a bocca aperta.
    
    Grossa da far invidia a un cavallo è lunga, nodosa e viva di vene e capillari che gonfiano lo spessore di una lattina; nei due anni da quando riempio di corna Marco, mio marito, ne ho viste di ogni tipo; poche riuscivano a superare le dimensioni del mio legittimo consorte che per quasi venti anni mi ha sollazzato con un randello di oltre venti centimetri; devo solo sperare che ne sappia fare uso con la stessa sapienza ed eleganza con cui Marco tratta le vagine, tutte quelle che ha praticato.
    
    Questo è il punto cruciale della serata; benché abbia fermamente deciso di cambiare vita e mi sia divertita a cercare il sesso dovunque fosse possibile, sperimentando tutte le situazioni immaginabili, non sono mai riuscita a liberarmi dalla cappa che mi avvolge delle qualità inarrivabili delle copule con lui; più mi sforzo di cercare il competitore capace di farmelo dimenticare, più mi trovo travolta dai ricordi ed ogni copula è un trionfo di nostalgia.
    
    Spero proprio che questa sera sia quella giusta per cancellare la memoria del mio tiranno e che una ...
    ... mazza tanto possente serva a placare il mio spirito, a spostare il mio interesse e a farmi ritrovare il piacere della copula senza di lui; mi accosto al bull con tutta la maturità della mia esperienza; vicina ai cinquanta, con una lunga storia contorta alle spalle, sono bene in grado di gestirmi una serata di grande sesso.
    
    Mi siedo sul bordo del letto e prendo in mano il ‘mostro’; mi ci vogliono tutte e due, per coprire la lunghezza; il pollice e l’indice non riescono a toccarsi quando li stringo intorno alla mazza; decisamente è un arnese da esposizione; mi lecco le labbra pregustando la gioia della fellazione; accarezzo i testicoli, grossi come piccole mele, morbidi come pesche; gioco a due mani su asta e sacco scrotale; comincio a sbrodolare, senza volerlo; è davvero molto sensuale la situazione.
    
    Come un’ossessione, mi tornano alla mente gli episodi in cui mi perdevo con gioia perversa nella libidine di giocare con il sesso di mio marito; era felice del mio tocco, da quando cominciavo a carezzare la mazza fino a quando decideva di sfondarmi meglio se a pecorina e nel retto; mi riscuoto dai ricordi e mi do della stupida perché mi perdo in ricordi ‘altri’ mentre ho davanti a me un fallo da sogno; purtroppo, i presupposti su cui si fonda la mia rabbia adulterina mi impediscono di godermi l’attimo.
    
    Non so dire quando sia cominciata; so che, dopo più di venti anni di conoscenza e quindici di vita matrimoniale, quando già ci avviavamo ad una vecchiaia borghese, serena, con ...
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