Una bellissima vacanza al mare con sorpresa: la storia di isabel e della sua amica paula – dai sogni alla loro realizzazione cap. 2 parte prima
Data: 02/09/2019,
Categorie:
Trans
Autore: Lorella65Trav, Fonte: Annunci69
Lorenzo, allora, chiese a Isabel:
“Si, vorrei tanto che mi raccontassi la tua storia. Da quando hai fatto realizzare il mio sogno di diventare la femmina che desideravo da sempre e di farmi provare il piacere immenso del sesso, non posso più farne a meno.
Vorrei diventare una femmina completa e poter finalmente essere io a dire questa volta >
E vorrei comprendere come si inizi un percorso, che immagino non privo di ostacoli ma che lo voglio con tutto me stesso, che mi porti poi a diventare trans.”
Isabel, rispose “Vivevo con mia zia alla quale ero stata data in adozione dopo la scomparsa dei miei genitori in un incidente con la barca durante una improvvisa tempesta. Mia zia mi voleva bene come un figlio ma era molto presa dal lavoro e dalle sue continue storie d'amore con uomini di cui si innamorava in continuazione.”
Poi, proseguì:
“Fin da quando ero un ragazzino ero attratta da tutto quello che era femminile, dagli abiti alle scarpe, dai reggiseni alle calze velate, dalle collane al trucco ecc. Mi piaceva immaginarmi vestita da ragazza e sognavo di camminare sculettando su scarpe con tacco alto.
Un giorno, a casa di un mio amico di scuola, dove spesso andavo a studiare, conobbi il fratello più grande di età.
Era un ragazzo di 18 anni, viso di rara bellezza con lineamenti piccoli e delicati con splendidi occhi neri e grandi.
Avevo sentito un fremito nel vederlo e anche lui mi aveva guardato con occhi nei quali avevo intravisto quello che mi era ...
... sembrato un luccichio di interesse nei miei confronti.
Stringemmo una bella amicizia e sembrava che avessimo intuito a vicenda quale era la nostra vera natura.
Infatti un giorno che ci eravamo incontrati per caso in centro e, parlando dei nostri desideri e di cosa avremmo voluto dalla vita, mi confessò che gli piacevo molto, che era gay e che adorava anche tutto quello che era femminile perché in cuor suo si sentiva femmina.
Anch'io, allora, gli confessai la stessa cosa ed esprimemmo il desiderio di vestirci qualche volta da vere ragazze.
Da quel giorno, io avevo 17 anni, quando i suoi genitori erano al lavoro e il fratello era impegnato ad allenarsi in piscina per ore 3 volte a settimana, aveva la casa a sua completa disposizione.
Così, lo raggiungevo con la scusa detta a mia zia che andavo a studiare.
Andavamo nella camera da letto, aprivamo l'armadio nel quale c'erano i vestiti della mamma, indossavamo le calze e il reggicalze, mettevamo le scarpe con il tacco piuttosto alto e poi giocavamo ad imitare le modelle delle sfilate i moda.
Ci piaceva molto ancheggiare mentre camminavamo mettendo un piede davanti all'altro proprio come le modelle.
Andammo avanti per quasi un anno, il piacere di vestire abiti femminili si era progressivamente impadronito di noi e ci piaceva guardarci allo specchio e godere di quello che vedevamo riflesso: proprio due gran belle ragazze.”
“Fu un bellissimo periodo, anche se piuttosto sofferto perché entrambe ci sentivamo ...